Nato nel 2010, Pinterest accoglie oggi più di 100 milioni di iscritti.
Di questi, il 55% sono residenti negli Stati Uniti e per il restante 45% si trovano sparsi tra gli altri paesi del mondo
Nato nel 2010, Pinterest accoglie oggi più di 100 milioni di iscritti. Di questi, il 55% sono residenti negli Stati Uniti e per il restante 45% si trovano sparsi tra gli altri paesi del mondo. Come tutti sappiamo, Pinterest è una piattaforma social basata sulle immagini. Tra le altre particolarità che questa caratteristica porta con sé c’è il fatto che i particolari contenuti visuali mostrati dai pin spingono gli utenti a connettersi a questo social non solo per vedere le foto degli amici, ma anche con “intenti commerciali”: vale a dire per dare un’occhiata ai nuovi outfit di tendenza per la stagione corrente, per confrontare i prezzi degli ultimi modelli di scarpe o per scoprire le ultime offerte di uno specifico brand. Questo pone Pinterest nella posizione ideale per pubblicizzare prodotti che possono sfruttare un forte impatto visivo, ad esempio viaggi, abbigliamento o cibo.
Ma è opinione diffusa che Pinterest non abbia mai sfruttato appieno il proprio potenziale in questo senso e, di conseguenza, non stia ancora cavalcando l’onda del social e-commerce come dovrebbe. Alcuni report sulle conversioni di vendita generate dai social media hanno mostrato come Pinterest, che per i motivi che abbiamo detto dovrebbe primeggiare, stia ancora alle spalle di altri canali, ad esempio di Facebook, e non di poco. In realtà, a favore di Pinterest va anche considerato che il successo di Facebook è probabilmente dovuto anche ad una questione puramente quantitativa, perché Facebook può vantare un numero decisamente più alto di utenti. Valutando i dati in ottica proporzionale alla mole di traffico, in realtà Facebook e Pinterest hanno tassi di conversione piuttosto simili. Ciò non toglie che Pinterest avrebbe le risorse per poter fare molto di più.
E sembra che abbia imboccato di buona lena quella strada. Proprio così: Pinterest sta lavorando per rilasciare nuove funzionalità che daranno una ulteriore marcia in più al social e-commerce, ossia la compravendita di prodotti online attraverso i social network. Fino ad oggi, la sua unica vera funzionalità pensata in modo specifico per l’e-commerce è stata quella dei pin a pagamento introdotta circa un anno fa. Funzionalità che, tra l’altro, non si è tradotta in un mezzo poi così efficace per aumentare le vendite e-commerce. Le nuove feature che sono state presentate promettono invece di aiutare la piattaforma social a sostenere attivamente la presenza di e-commerce. Questa è una mossa che rivenditori, produttori, artigiani e marketer aspettavano da molto tempo.
Le novità annunciate dal quartier generale Pinterest di San Francisco puntano effettivamente in alto. Sembra che questo social voglia addirittura arrivare ad essere migliore di Amazon e di Google nell’aiutare le persone a trovare i prodotti da comprare. La strada che deve fare è lunga; fino ad oggi, tanto per dire, non disponeva nemmeno di una funzione carrello. Ma si sta impegnando non solo per mettersi alla pari, ma anche per rilanciare con tecnologia all’avanguardia e superare i propri concorrenti.
Vediamo qui 3 delle novità annunciate per portare a compimento la vocazione all’e-commerce che gli viene riconosciuta. Alcune sono standard, nel senso che migliorano le prestazioni di Pinterest ma non costituiscono nulla di così originale per una cross-platform, però altre cercano di introdurre modalità di ricerca avanzata che faranno impallidire la digitazione di testi e lo scroll dei risultati come una cosa ormai sorpassata.
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