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Building Future Together
28.04.22

HubSpot newsletter: stupisci fin da ora i tuoi contatti

CRM

Il compito di chi realizza newsletter è molto simile a quello del giocoliere di un circo: mentre quest’ultimo cerca di far volare palle e birilli senza farli cadere sulla sua testa, chi fa newsletter deve prestare attenzione a molteplici attività, cercando di non farne scivolare nemmeno una dalle mani.

Per esempio, fare una newsletter in modo efficace significa scegliere una grafica accattivante, scrivere contenuti attrattivi, ricorrere a espedienti per evitare di finire in SPAM, monitorare costantemente i dati che derivano dal loro invio.

Proprio per mantenere in equilibrio tutti questi aspetti (e molti altri) e per far colpo sugli spettatori – ossia i tuoi contatti – potresti necessitare di uno strumento che ti supporti nell’intero processo di creazione della newsletter perfetta.

HubSpot può fare al caso tuo. In questo articolo entriamo appieno nel mondo delle newsletter di HubSpot.

Una checklist per non dimenticare nulla

Ti è mai capitato di essere in procinto di partire per un viaggio abbastanza lungo e di avere il timore di dimenticare qualcosa? Ebbene, in questi casi ti sarà anche venuta l'idea geniale di creare una checklist di tutte le cose che ti sarebbero servite, nell'ottica poi di controllare che ci fosse veramente tutto. Lo stesso si può fare con la newsletter: ancora prima di un tool super efficace, se ti occupi di creare newsletter di valore per la tua azienda, potresti aver bisogno di una checklist che prenda in considerazione tutti gli step che devi seguire per realizzarla.

Ecco, quindi, una checklist per te, che andremo ad approfondire nel corso dell’articolo:

  • Suddividi in liste
  • Scegli il template
  • Scrivi il contenuto
  • Aggiungi almeno un contenuto personalizzato
  • Presta attenzione al GDPR
  • Analizza i dati e ottimizza le tue newsletter

Detto questo, proseguiamo il nostro percorso attorno alle newsletter realizzate con HubSpot.

Una checklist per non dimenticare nulla

#1 Suddividi in liste

Partiamo dal presupposto che, affinché le newsletter si possano rivelare davvero efficaci, è fondamentale disporre di una lista di contatti sufficientemente ampia. Come puoi reperire nuovi contatti? Alcune idee potrebbero essere:

  • Creare un lead flow su HubSpot da inserire nelle pagine del sito per invogliare gli utenti a iscriversi al tuo servizio di newsletter. Lo abbiamo fatto anche noi di NetStrategy e si sta rivelando particolarmente efficace:
  • Realizzare i cosiddetti “contenuti premium”, video, e-book, guide a cui un utente del tuo sito può accedere una volta che ti ha rilasciato i suoi dati di contatto;
  • Inserire all’interno di ogni pagina del tuo sito un form di contatto, cosicché l’utente, in qualunque pagina si trovi, possa realizzare un’interazione con la tua azienda.

Una volta attivate queste azioni strategiche (e molte altre), potrai disporre di una corposa lista di contatti. È a questo punto che ti sorgerà un dubbio amletico: davvero tutti i tuoi contatti potranno essere contenti di ricevere la tua newsletter? A seconda del punto esatto del loro processo decisionale (Buyer's Journey) in cui essi si trovano, potranno presentare caratteristiche e interessi diversi: mentre chi si è iscritto al servizio di newsletter sarà sicuramente lieto di ricevere le tue e-mail, meno contento sarà colui che ha voluto scaricarsi un contenuto premium e di sicuro non si sarebbe aspettato di vedere la propria posta elettronica piena di e-mail.

Proprio per la vastità ed eterogeneità del tuo database di clienti e di contatti, HubSpot ti dà la possibilità di segmentarlo e creare delle specifiche liste. Clicca quindi su “Co ntacts > lists” e successivamente, in alto a destra, su “Create lists”. A questo punto, ti troverai di fronte a una serie di filtri che potrai aggiungere alla tua lista per renderla la più segmentata possibile.

Come puoi segmentare i tuoi contatti in vista dell’invio delle tue newsletter? Prima di tutto, ti consiglio di realizzare una lista specifica per chi ha scaricato un contenuto premium. Come dicevamo, questo genere di utente potrebbe non sentirsi felice di ricevere le tue e-mail se queste si riveleranno troppo lontane dalla loro esigenza. Tuttavia, ciò non vuol dire che tutte le newsletter si riveleranno inefficaci per questa lista.

Facciamo un esempio e proviamo a pensare di aver scaricato una guida su come arredare con stile il nostro salotto. Quasi sicuramente, ci infastidirebbe non poco ricevere, a distanza di pochi giorni, una newsletter dall'oggetto: "Come puoi rendere perfetto il tuo terrazzo?", perché a nulla c'entra con la nostra esigenza. Ciononostante, se ricevessimo un'e-mail dal titolo "Ecco altri consigli per arredare il tuo salotto", spalancheremmo subito gli occhi, estremamente incuriositi. Ecco quindi l'importanza di continuare a educare, per mezzo di contenuti pertinenti, anche gli utenti che sono a uno stadio superficiale del proprio processo d'acquisto (vogliono solo ricevere informazioni, ma non sono ancora pronti per contattare un'azienda).

Oltre a tenere conto del canale di acquisizione del contatto, nella suddivisione in liste presta attenzione anche alle azioni che questo ha svolto all’interno del sito. Potrebbe esserci infatti il lead che ha compilato il form di contatto e poi è sparito nel nulla e quello che, invece, lo ha compilato e periodicamente torna a visualizzare il tuo sito. Queste azioni denotano gradi d’interesse differenti nei confronti del tuo business e per questo motivo devono essere considerati con minuziosa attenzione.

#1 Suddividi in liste

#2 Scegli il template

Dopo aver creato le liste a cui indirizzerai le tue newsletter su HubSpot, puoi scegliere il template grafico per la newsletter che vuoi realizzare. Dirigiti su “Marketing > e-mail” e poi su “Create e-mail”. Ti apparirà questo pop-up:

In pratica, puoi scegliere tra la creazione di un’e-mail “regolare”, di cui sarai tu stesso a impostare l’invio; un’e-mail “automatica”, che s’inserirà all’interno di un workflow; un’e-mail proveniente dal blog, che avviserà i tuoi utenti ogni qualvolta tu pubblicherai nuovi contenuti sul sito.

Parlando di una tradizionale newsletter, sceglierai la regolare. A questo punto, potrai scegliere tra molteplici template grafici, in cui poi potrai inserire i tuoi contenuti testuali e grafici. HubSpot ti offre già qualche idea sul loro utilizzo: per esempio, c’è il template per chi ha scaricato un e-book o per chi vuole presentare un e-book:

Oppure l’e-mail per invitare i tuoi contatti a un evento:

O, ancora, una newsletter di compleanno per i tuoi contatti, per fare loro gli auguri e per regalare loro qualcosa:

Ricorda che, successivamente, avrai l’occasione di modificare la tua newsletter come più ti aggrada e che quindi la scelta del template non sarà eccessivamente vincolante. Studiane principalmente la posizione degli elementi e l’impatto visivo per capire se un template può fare o meno il caso tuo.

#3 Scrivi il contenuto

Una volta scelto il template, giunge uno dei momenti più delicati: la stesura del contenuto. Il testo è particolarmente importante in una newsletter perché anche da esso dipende il raggiungimento (o meno) dell'obiettivo sperato. E, a proposito di questo, nel momento in cui scrivi un-email è bene che tu sappia esattamente dove vuoi andare a parare. Ossia: quale traguardo vuoi raggiungere?

Per esempio, può essere una newsletter promozionale, che porta alla pagina del prodotto scontato, e che quindi ha come obiettivo quello di raggiungere nuove vendite. Oppure, la tua strategia di e-mail marketing può mirare verso una landing page che permetta all’utente interessato di prenotare una consulenza con te. Per ognuna delle singole casistiche, esiste ovviamente un tipo di comunicazione differente che dev'essere studiato a lungo, onde evitare di fare un buco nell'acqua.

Di seguito trovi alcuni tips che, secondo la nostra esperienza, potresti prendere in considerazione per rendere i contenuti delle newsletter più avvincenti e attirare così l’attenzione di un maggior numero di contatti:

  • Considera la rilevanza dei contenuti. Gli utenti non amano essere trattati unicamente come vendite, ma desiderano essere corteggiati come la più esigente delle donne: in genere, quindi, si preferisce utilizzare per il 90% testi informativi e solamente per il restante 10% testi promozionali;
  • Crea call to action efficaci. Le cosiddette “chiamate all’azione” sono particolarmente importanti all’interno della newsletter, in quanto indirizzano l’utente esattamente dove vuoi che esso vada: una pagina del tuo sito, i tuoi profili social o quant’altro. Esse sono l’indicatore che la tua strategia di e-mail marketing sta funzionando ed è per questo che devono essere costantemente ottimizzate. Non esagerare con il numero di pulsanti per evitare di creare confusione nel contatto;
  • Sii conciso. Per chi ama scrivere questa è una restrizione non di poco conto, ma tant’è. Nessuno si sente attirato da un’e-mail che appare di più la Divina Commedia che una comunicazione flash. Evita quindi chilometri e chilometri di e-mail e riunisci in poche righe tutti i concetti che vuoi rimangano impressi nella mente dell’utente. Ricorda, inoltre, che devi solo lanciare l’amo, affinché essi si spostino poi in pagine in cui avrai molto più spazio per esprimerti, quindi non è neppure strettamente necessario dilungarsi troppo;
  • Offri la possibilità di disiscriversi. Sì, lo so, è altamente controproducente. Tuttavia, il GDPR parla chiaro: il tuo contatto, in ogni momento, deve avere la possibilità di fare dietrofront e di non ricevere più le tue newsletter.

A livello pratico, una volta scelto il template per la tua newsletter, hai la possibilità di aggiungere diversi contenuti, rendendola uguale a quella che, nelle notti più profonde, ti immaginavi: blocchi di testi, immagini (inserisci sempre l’alt text per evitare che gli utenti che hanno disattivato le immagini nella propria casella postale non le vedano!), call to action, pulsanti, link ai social...

Rimanendo nella tematica dei contenuti, una volta sistemata la tua newsletter e resala esattamente come la volevi tu, dovrai inserire l’oggetto e l’anteprima del testo. Questi 2 elementi, ancora oggi molto sottovalutati, influiscono notevolmente sulle performance della tua strategia di e-mail marketing.

Ecco quindi alcuni consigli per ottimizzare gli oggetti e le anteprime delle tue newsletter:

  • Inserisci le emoji. Non aver paura di osare: alla gente piace ciò che è diverso dall'usuale e ciò che è colorato. Se hai un negozio di abbigliamento, perché non differenziare le tue e-mail da quelle dei tuoi competitor inserendo il simbolo dell’appendiabiti prima del testo?
  • Crea un senso di urgenza. Termini quali “solo per oggi”, “ecco cosa ti stai perdendo”, “provalo ora!”, anche se a primo impatto possono apparire promozionali, creano un senso di urgenza nei contatti, che, spinti da una curiosità effimera, aprono immediatamente la newsletter;
  • Dai un divieto. Se le hai già provate tutte ma i tassi di apertura rimangono bassi, c’è sempre il piano B. Ricordi quando, da piccino, tua madre ti diceva di non fare una cosa e tu ti sentivi ancora più invogliato a farla? Ecco, segui questa logica anche nelle tue newsletter: alcune statistiche hanno dimostrato che termini quali “non aprire quest’e-mail!” contribuiscono ad aumentare notevolmente il tasso di apertura. D’altronde, si sa: la gente ama essere ribelle.

#4 Aggiungi almeno un contenuto sponsorizzato

È inutile girarci attorno: il consumatore di oggi è bombardato di migliaia e migliaia di informazioni ogni giorno. È per questo motivo che, solitamente, diviene pressoché indifferente a tutto, almeno che qualcosa non lo attiri particolarmente: è per questo che devi creare newsletter superiori alla qualità media per catturare la sua attenzione e raggiungere i tuoi obiettivi. HubSpot ti permette in questo senso di creare contenuti personalizzati per il singolo contatto: potrai inserire automaticamente il suo nome all’inizio dell’e-mail, il nome della sua azienda e così via.

Come puoi aggiungere elementi personalizzati alla tua newsletter? Seleziona il testo che vuoi rendere variabile a seconda del destinatario della newsletter, dirigiti nella barra degli strumenti e seleziona “Insert personalization token”. A questo punto, avrai la possibilità di scegliere tra ciò che vuoi venga reso personalizzato (contatto, nome dell’azienda, sede,...) e la property.

Oltre a questo, nell’ambito delle newsletter su HubSpot esistono anche le smart rule: si tratta di contenuti inseriti all’interno della newsletter che verranno mostrati unicamente a coloro che hanno compiuto una determinata azione sul sito o che si trovano a una determinata fase d’acquisto (per esempio, trattativa in corso, trattativa chiusa con successo, ecc...).

Queste funzionalità che HubSpot offre a chi decide di realizzare le e-mail sul suo portale potrebbero rivelarsi particolarmente utili al fine di ottimizzare le campagne di e-mail marketing: in particolare, la personalizzazione del nome fa sentire il contatto più vicino alla tua azienda e, di conseguenza, più incline a cliccare sulla tua call to action e a compiere l’azione che tu desideri egli compia. Ricorda, infatti, che stabilire una comunicazione che sia quasi One to One aumenta notevolmente le probabilità di mantenere attivo il rapporto con il potenziale cliente e, quindi, di raggiungere nuove vendite in un periodo ridotto.

#5 Presta attenzione al GDPR

La più recente normativa sui dati personali, emanata dall’Unione Europea ed entrata ufficialmente in vigore a fine maggio 2018, diventa particolarmente restrittiva nei confronti del digital marketing. Se ciò da un lato può sembrare un impedimento, dall’altro lato può comunque rappresentare una possibilità per migliorare i rapporti con i propri contatti.

È proprio sulla base di questa normativa che anche le norme di HubSpot si sono fatte nel corso del tempo più restrittive nel campo del GDPR: in ogni form di contatto che viene costruito viene richiesto l’inserimento della check-box riguardante la normativa sulla privacy. Infatti, ogni utente che entra in contatto con la tua impresa deve conoscere esattamente fino a che punto tu utilizzerai i suoi dati personali. In questo senso, come dicevamo in precedenza, ogni e-mail deve già contenere la possibilità di disiscriversi da parte del contatto che non vuole più ricevere newsletter.

L’attenzione al GDPR dev’essere elevata anche al momento della suddivisione del database di contatti in liste: coloro che non hanno spuntato il check-box per la ricezione della newsletter (che dev’essere sempre tenuto facoltativo) non dovranno ricevere ulteriori comunicazioni da parte della tua azienda. Attraverso HubSpot, puoi quindi realizzare un workflow che inserisca automaticamente questi contatti in una lista che non verrà utilizzata per l’invio delle newsletter.

#6 Analizza i dati e ottimizza le tue newsletter

Uno degli elementi di cui HubSpot può andare particolarmente fiero è la possibilità di accedere, con pochissimi clic, a una serie lunghissima di dati che può indicarti le performance delle newsletter. È inutile inviare un contenuto di questo tipo per attirare nuovi clienti o per richiamare l’attenzione dei contatti se poi non vengono lette le statistiche per comprenderne l’efficacia e, eventualmente, ottimizzarle.

Ecco le informazioni di cui dovresti tenere conto quando invii una newsletter con HubSpot:

  • Open rate, ossia la percentuale di coloro che hanno aperto l’e-mail sul numero totale delle e-mail inviate. Se noti che la tua percentuale non è soddisfacente, rendi più convincenti e accattivanti gli oggetti e le anteprime delle tue newsletter, nell’ottica di attirare maggiormente l’attenzione dei tuoi contatti;
  • Click rate. Con questo dato, HubSpot ti indica la percentuale degli utenti che, una volta aperta la newsletter, cliccano su almeno una call to action. In genere questo dato è abbastanza basso: basti pensare che, secondo alcune statistiche, la media del click rate di diverse aziende che attuano un’e-mail marketing strategy è pari al 4.3%. Se noti che il tuo click rate è inferiore a questo numero, ottimizza le tue call to action;
  • Conversion rate. Questo è in assoluto il dato più importante: la newsletter, oltre a informare e a mantenere acceso il rapporto con l’utente anche a distanza di mesi, funge da “traghettatrice” verso una pagina specifica del sito, un profilo sui social network e così via. Ma cosa fa l’utente nel momento in cui si trova in queste pagine? Il conversion rate ti indica proprio la percentuale di coloro che, una volta cliccato sulla call to action, compiono un’altra azione: per esempio, mettono mi piace alla tua pagina di Facebook? Compilano il form di contatto per avere una consulenza gratuita? Ricorda che creare una newsletter di valore e non tenere conto del conversion rate rende l’intero lavoro assolutamente inutile;
  • SPAM rate. Quanti utenti hanno segnalato le tue newsletter come “spammose” e, quindi, non riceveranno più le tue notifiche? Questo dato è importante per capire la frequenza con la quale puoi mandare le tue e-mail e per evitare di utilizzare un tono troppo “promozionale”, mirato solamente alla vendita. Come dicevamo negli scorsi paragrafi, è fondamentale che la newsletter appaia prima di tutto come uno strumento informativo, utile, nelle mani dei tuoi potenziali clienti.

Come noti, a ogni dato che HubSpot ti indica corrisponde anche un’azione specifica per l’ottimizzazione delle tue newsletter. Questa fase è di fondamentale importanza per riuscire a massimizzare il profitto proveniente dalla tua strategia di e-mail marketing.

Se desideri conoscere più approfonditamente come puoi fare newsletter su HubSpot, non perderti le seguenti guide:

Realizza ora newsletter sorprendenti!

In questo articolo abbiamo trattato la tematica di “HubSpot newsletter”, ossia: in che modo una piattaforma innovativa come HubSpot può aiutarti a rendere le tue newsletter davvero sorprendenti, in grado di tenere conto di ogni singolo aspetto e quindi di spingere i tuoi contatti a compiere nuove azioni? Una strategia pianificata e mirata di e-mail marketing è fondamentale per ogni tipo di business, in quanto accresce la brand awareness, aiuta a mettere in mostra i tuoi contenuti, tiene aggiornato e informato l’utente e garantisce l’acquisizione di nuovi clienti.

Noi di NetStrategy forniamo un servizio di DEM e newsletter marketing personalizzato in base alla singola azienda e agli obiettivi che vuole raggiungere, con uno stile comunicativo congeniale al tipo di business. Desideri realizzare newsletter sorprendenti ma non sai ancora bene come impostarle per renderle efficaci? Siamo qui per questo! Clicca qui e parliamo di come far crescere il tuo progetto.

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