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Building Future Together
22.12.22

Restyling del sito: come e quando è necessario farlo per il bene della tua attività?

WEB MARKETING

La tua piattaforma è attuale e performante?

Come le mode passano in fatto di automobili, abbigliamento, arredamento, anche nel campo dei siti, talvolta, si necessita di un restyling.

La nostra agenzia di inbound marketing lo sa bene: molti imprenditori pensano che, una volta realizzato il sito aziendale, questo possa risultare efficace per sempre. Sfortunatamente non è così: esattamente come le mode passano in fatto di automobili, abbigliamento, arredamento, anche nel campo dei siti, talvolta, si necessita di un restyling. L’obiettivo è quello di avere una piattaforma attuale e performante in ogni momento: in questo articolo scopriremo come e quando è necessario fare un restyling del sito. Andiamo!

#1 Il tuo sito ha una grafica “vecchia”

La prima cosa a cui ci si riferisce quando si parla di “restyling del sito” è sicuramente la grafica. Si tratta dell’elemento chiave di un sito, quello che prima di ogni altro salta all’occhio del visitatore. Se hai notato che il tuo sito risulta “vecchio” a livello di grafica, è tempo di procedere con il restyling.

Cosa significa che un sito è vecchio, graficamente parlando? Se hai realizzato il tuo sito anni e anni fa, te ne accorgerai sicuramente: la grafica ha colorazioni strane; clip Art degne del più antico Microsoft Word o addirittura titoli con Word Art; i caratteri sono prevalentemente in Times New Roman o nei più comuni font; non c’è particolare originalità, qualcosa che può colpire il visitatore. In generale, il sito può apparire come questo:

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Ovviamente, quella dell’esempio è una pagina “provocatoria”, in quanto recita “questo sito è stato realizzato per mostrare i più comuni errori grafici commessi dai web designer”, ma rispecchia perfettamente ciò di cui stiamo parlando. Se il tuo sito presenta i medesimi errori di questa pagina, non può considerarsi efficace e una bella “vetrina” per la tua attività e potrebbe addirittura portarti a pensare che sia opportuno oscurarlo. Non lo fare!

Ci sono tante cose che puoi fare per rendere attuale la grafica del tuo sito. Ecco alcune idee:

  • Utilizza il grassetto. Si tratta di una tendenza grafica degli ultimi anni: sfruttare le potenzialità del grassetto per aiutare gli utenti a focalizzarsi sul contenuto e sul concetto che vuoi esprimere.

  • Usa gli sfondi sfumati. Un altro trend grafico dell’ultimo periodo è particolarmente semplice da realizzare: si tratta di sfondi sfumati, che iniziano con un colore e terminano con un altro. Il concetto è più facile da realizzare che da spiegare: quante volte hai utilizzato sfondi di questo tipo per le tue presentazioni di Power Point?

  • Sii originale. Distinguiti dalla massa e, soprattutto, dai tuoi competitor. Fai in modo che la homepage del tuo sito lasci a bocca aperta il visitatore, che lo spinga fin da subito a perdere qualche minuto della sua vita per capire chi sei e come puoi aiutarlo.

  • Inserisci immagini in cui i tuoi prodotti e servizi vengono utilizzati nella quotidianità del consumatore. L’utente vuole conoscere il benefit che può portare ciò che offri nella sua vita: è per questo che devi optare per foto di qualità, originali e inserite in contesti veritieri.

Questi sono solamente 4 spunti di design per rendere più moderno il tuo sito. Tieni presente che la grafica copre un ruolo fondamentale nel mondo del web e che un lavoro frettoloso non porterà la tua piattaforma ad essere performante e a catturare l’attenzione. Per questo, pensa fin da subito a come vuoi rendere il sito e, se possibile, affidati ad un’Agenzia di Inbound Marketing che si occupi di rendere realtà le tue idee.

#1 Il tuo sito ha una grafica “vecchia”

#2 Il tuo sito non è user friendly

Nello scorso paragrafo abbiamo visto come la grafica sia uno degli aspetti che vengono considerati maggiormente quando si decide di fare il restyling di un sito. Non solo quello, comunque. Molti imprenditori si accorgono in prima persona che il sito non risulta confortevole per l’utente: è lento a caricarsi, non si visualizza bene da smartphone, risulta particolarmente confusionario nei contenuti e nel percorso che deve intraprendere al suo interno. Ed è per questo che si chiedono come fare a rendere il sito efficace da questo punto di vista.

In questi casi è bene non spaventarsi: è normale che un sito “vecchio stampo” non possieda le caratteristiche che oggi diamo per scontate. Prova a pensare ad un sito realizzato nei primi anni 2000, quando nessuno aveva una connessione alla “Speedy Gonzales” in casa: quanti erano coloro che potevano vantare la fibra ottica nella loro zona o anche, semplicemente, la connessione ADSL? Nessuno si aspettava una velocità di caricamento supersonica di un sito web, anzi, era già tanto avere la possibilità di entrarci. Anno dopo anno, però, tutto si è evoluto e la lentezza nel caricamento, così come l’impossibilità di visualizzare in modo adeguato i contenuti da tablet e smartphone sono diventate le maggiori cause di “fuga” degli utenti da un sito.

È per questo che quando osservi da fuori la tua piattaforma online, come se non la conoscessi, devi concentrarti sulla user experience che offre. Se noti che, effettivamente, è molto carente da questo punto di vista e i dati di Google Analytics ti danno ragione (frequenza di rimbalzo elevata e durata di permanenza media molto bassa), compi un restyling del sito in questo senso. Prima di tutto agisci sulla velocità di caricamento e sul renderlo “responsive” (trovi alcuni consigli per farlo nel nostro articolo “Migliorare il sito aziendale? Scopri 7 consigli ed esempi per aiutare la tua azienda!”). Successivamente, controlla le diverse sezioni e categorie: sono approfondite? I testi spiegano esattamente ciò di cui ti occupi? Talvolta, trovo siti con una sola frase per ogni categoria: ciò è penalizzante a livello di impatto visivo dell’utente che, scorgendo poche parole per spiegare un’intera categoria, sa fin da subito che non troverà risposte ai suoi dubbi. Fai in modo che le informazioni siano dettagliate. E attenzione a fare copia-incolla da testi di altri siti o testi interni alla tua piattaforma: i contenuti duplicati non piacciono agli utenti e nemmeno ai motori di ricerca!

#2 Il tuo sito non è user friendly

#3 Il tuo sito non trasmette l’essenza dell’azienda

Fino a questo momento ci siamo concentranti sugli aspetti grafici e tecnici del sito. Non abbiamo, però, preso in considerazione il vero “perché” del sito, il motivo che ti ha spinto ad investirci sopra tempo e denaro anni fa: il sito deve rappresentare l’essenza dell’azienda. Da una sola occhiata, l’utente deve capire immediatamente chi sei e di cosa ti occupi. E, soprattutto, qual è il valore aggiunto della tua azienda, ciò che la differenzia dai competitor.

Per constatare se hai bisogno di un restyling del sito in questo senso prova ad esaminare la tua piattaforma online: togli il logo della tua impresa e il nome. Fai finta di non sapere che è il tuo sito e chiediti: si intuisce cosa fa la mia impresa? Se la risposta è no, allora è il caso di procedere con un restyling del sito per poter costruire una brand identity solida. Cosa si può fare, in questo caso? Prima di tutto, procedi con l’inserimento di immagini coerenti al tuo core business. Non pensare, come fanno in molti, per allegorie. Sii concreto in ciò che vuoi rappresentare. Per esempio, se vendi muletti e attrezzature da magazzino, non utilizzare immagini di grandi fabbriche e aziende. Non riusciresti a far percepire a primo impatto ciò di cui ti occupi, nonostante quelli siano i contesti a cui ti rivolgi: inserisci i tuoi carrelli elevatori in un contesto veritiero, intuibile ad una prima, rapida occhiata.

Successivamente, potrai pensare alla creazione di una value proposition, ossia una proposta di valore. Cos’è? Si tratta della risposta che daresti ad un potenziale cliente che ti domanda perché dovrebbe scegliere te e non chiunque altro presente sul mercato. Il concetto è vagamente simile a quello di slogan: in poche parole e qualche numero devi mettere in mostra le tue qualità. Per ritornare all’esempio dell’azienda che produce carrelli elevatori, la value proposition potrebbe essere: “Sicurezza. Qualità. Precisione. Grazie alla sua decennale esperienza e alla sua attenzione ai particolari, Muletti srl è riuscita a soddisfare le esigenze di migliaia di aziende in tutto il mondo”. Con questo slogan siamo riusciti ad esprimere 3 concetti che Muletti srl ha fatto suoi (quelli della sicurezza, della qualità e della precisione) e a dare qualche numero in merito all’attività: Muletti srl, finora, ha non solo “accontentato”, ma anche “soddisfatto” più di mille aziende, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Ecco, la proposta di valore è ciò che salta all’occhio dell’utente più di ogni altro elemento e, per questo, dev’essere uno dei contenuti su cui si fonda l’intero sito.

Può succedere anche ad un sito relativamente giovane di dover modificare alcuni elementi per trasmettere maggiormente l’essenza dell’azienda. Ciò accade quando gli obiettivi e la vision aziendali cambiano nel corso del tempo: quando, per esempio, acquisti un’impresa che vende principalmente prodotti italiani e decidi di aprirla anche a prodotti stranieri. Ecco che, in questo caso scomparirà la bandierina italiana e lo slogan incentrato sul Made in Italy e dovrai mettere in mostra le altre qualità dell’azienda. Se nel frattempo hai rinnovato anche il logo dell’impresa, aggiornalo sul sito e fai in modo che i colori di quest’ultimo riflettano la vera identità dell’azienda. Tutte queste azioni ti permetteranno di comunicare al meglio la tua immagine aziendale.

#3 Il tuo sito non trasmette l’essenza dell’azienda

#4 Il tuo sito non viene posizionato nella prima pagina di Google

Dopo esserci occupati della grafica, dei contenuti e degli aspetti tecnici, arriviamo ad uno dei punti ostici del nostro percorso: il posizionamento del sito. La tua piattaforma online appare sui motori di ricerca (Google, Bing e tutti gli altri)? Se sì, è tra le prime posizioni o bisogna andare alla decima pagina per trovare il risultato inerente alla tua attività? Si tratta di elementi da non sottovalutare, in quanto incidono pesantemente su quello che è il vero scopo del sito: farti trovare anche online. Nessuno crea una piattaforma online per tenerla all’oscuro di tutti ed è proprio per farsi trovare che è fondamentale tenere monitorato il posizionamento del sito sui motori di ricerca.

Se non hai mai svolto nessuna attività legata alla SEO, forse è il caso di cominciare. Di cosa si tratta? Stiamo parlando della Search Engine Optimization, una strategia di marketing che affonda le sue radici su un unico obiettivo: quello di essere presenti tra i primi risultati ad una ricerca su Google, con lo scopo di attirare nuovi clienti sul sito. Tutto prende il via con l’indicizzazione, grazie alla quale il tuo sito diviene visibile agli occhi del motore di ricerca. Quando ottieni un posizionamento, devi fare in modo che sia elevato per ottenere il massimo della visibilità e richiamare l’attenzione degli utenti. Quali sono le attività principali della SEO?

  • Attribuzione di Meta Title e Meta Description per ogni pagina del sito. Cosa sono? Si tratte degli elementi che vengono visualizzati alla ricerca di un risultato su Google. Vediamoli assieme.

restyling sito meta title meta description-1

Come puoi notare, il Meta Title è la parte in blu, mentre la Meta Description è la descrizione del contenuto. Sono elementi importanti per riassumere brevemente ciò a cui l’utente si troverà davanti quando entrerà nel sito e, quindi, per fargli intuire fin da subito se tu hai la risposta alla sua domanda. Ma Meta Title e Meta Description svolgono un ruolo fondamentale anche nell’ottica del posizionamento, in quanto permettono a Google di capire per quale parola chiave vuoi ottenere un posizionamento. Per fare un esempio, se sei un’agenzia immobiliare, puoi cercare di ottenere ranking per “cerco casa”.

  • Ottimizzazione dei contenuti. Ogni testo presente all’interno del tuo sito deve cercare di posizionarsi per una determinata parola chiave: questa dev’essere presente nel titolo e ripetuta più volte all’interno del contenuto. Prendiamo come esempio il nostro articolo dal titolo “User Experience? Guida definitiva in 15 punti per un sito senza paragoni!”.

Questo articolo è stato ottimizzato per la parola chiave “user experience”: lo si nota dal fatto che questa keyword è presente in prima posizione nel titolo e che la stessa è presente nell’introduzione per ben 2 volte. In questo modo Google ha potuto comprendere per quale keyword stavamo tentando di ottenere un posizionamento elevato.

Se hai già svolto le attività di ottimizzazione SEO, controlla di aver scelto delle parole chiave efficaci per il tuo business. Non puoi pensare di posizionare la tua agenzia immobiliare semplicemente per “case", che risulta un termine troppo generico. Dovresti, quindi, cercare qualcosa di più specifico, come "vendita case Verona", se operi in questa città. È un esempio banale, ma che fa capire l’importanza che rivestono le keyword per riuscire a portare utenti qualificati (in linea con la propria azienda) sul sito.

  • Link building. Ottenere link in entrata, ossia da altri siti, è fondamentale per acquisire autorità e credibilità agli occhi dei motori di ricerca.

Queste sono solo alcune delle numerose attività che puoi intraprendere per realizzare un restyling del tuo sito aziendale a livello di ottimizzazione SEO. Non sottovalutare questo processo, che ti permetterà di portare numerosi utenti all’interno della tua piattaforma online. Utenti che potranno divenire clienti in un futuro non troppo lontano.

#4 Il tuo sito non viene posizionato nella prima pagina di Google

#5 Il tuo sito non rispecchia più i tuoi obiettivi di marketing

Nel corso del tempo può succedere di modificare i propri obiettivi aziendali. Per esempio, all’inizio lo scopo perseguito dal tuo sito poteva essere quello di gridare al mondo: “Ci sono anche io nell’online!”: avevi a che fare con un sito creato appositamente per essere una semplice “vetrina” della tua attività. In pratica, avevi già il tuo database di clienti e le tue strategie di marketing si riferivano principalmente ai metodi tradizionali (volantini, spot alla radio o in TV,...). Ad oggi, invece, dopo aver notato una decrescita delle vendite, hai deciso di cambiare rotta e di dare un altro scopo al tuo sito, improntando una strategia di comunicazione del brand attorno a questo importante strumento per attirare nuovi potenziali clienti. Non si tratta più di inserire qualche immagine di qua e di là, bensì di ristrutturare l’intero sito e fare in modo che siano presenti al suo interno molteplici contenuti, che creeranno un percorso per l’utente.

Cosa si può fare in questo caso per realizzare un restyling perfetto del sito? Innanzitutto, implementa una sezione dedicata al blog aziendale. Qui potrai pubblicare articoli che ritieni pertinenti al tuo settore di operatività. Tieni presente che anche questi post rappresenteranno il volto della tua azienda: nel blog metterai in luce la tua professionalità e potrai trattare tematiche che raramente vengono discusse, alimentando la curiosità nell’utente. Tutto questo processo sarà utile anche per rendere il tuo sito “SEO oriented”, in quanto potrai posizionarti per numerose parole chiave relative alla tua attività.

Oltre al blog aziendale, potrai migliorare il tuo sito aggiungendo contenuti di altre tipologie: video, foto originali e di qualità, infografiche (immagini che riassumono una serie lunghissima di informazioni), guide ed ebook da scaricare. Grazie a tutti questi elementi potrai cominciare ad instaurare una comunicazione efficace con il visitatore del tuo sito che, se sarà interessato a conoscere più a fondo la tua realtà, deciderà di mettersi in contatto con te e diventerà potenziale cliente.

Tutto questo processo di acquisizione di clienti tramite il sito rientra nella strategia di Inbound Marketing: se il tuo obiettivo è quello di sfruttare le caratteristiche del sito per instaurare una relazione duratura con gli utenti, affinché non si perdano nella lunga lista di coloro che entrano per poi uscire per sempre, questo è il metodo di marketing giusto per te!

Se vuoi conoscere più a fondo l’Inbound Marketing, non perderti i nostri articoli dedicati all’argomento:

#5 Il tuo sito non rispecchia più i tuoi obiettivi di marketing

Conclusione

In questo articolo abbiamo trattato la tematica del restyling del sito: quando e come è necessario effettuarlo? Il primo motivo per cui un imprenditore decide di attuare il restyling della sua piattaforma online è perché la grafica risulta “vecchia” e poco incisiva: nell'ottica di attualizzare il design del sito è bene tenere conto delle tendenze grafiche degli ultimi anni, che riguardano l’uso del grassetto, gli sfondi sfumati, immagini reali e di qualità e l’originalità della homepage. Inoltre, è necessario optare per un restyling del sito quando questo impedisce una user experience ottima per l’utente: il sito è lento a caricarsi e non si visualizza bene da dispositivi mobili e la struttura interna è confusionaria e povera di informazioni. Il restyling del sito può dipendere anche dal fatto che la piattaforma non riesce ad esprimere il core business e il valore propositivo dell’attività: cosa fare in questo caso? Crea una sintonia tra la grafica, il logo, il nome dell’azienda e i diversi contenuti, per esprimere al meglio la vera essenza dell’attività. Anche in ambito SEO si può effettuare un restyling del sito, se non viene posizionato in modo adeguato su Google. Infine, nel corso del tempo la piattaforma può divenire molto più che una semplice “vetrina” dell’azienda: un numero elevato di visitatori che, se spinti in un percorso a loro dedicato, possono essere convertiti in potenziali clienti per l’azienda. È in questo contesto che assumono importanza il blog aziendale, le infografiche, le guide da scaricare e i video, elementi su cui si fonda la strategia di Inbound Marketing.

Rientri in una delle situazioni che abbiamo analizzato finora e desideri qualcuno che si metta a tua disposizione per un restyling completo ed efficace del tuo sito?

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