NetStrategy per il tuo progetto di Inbound Marketing: e se fossimo noi a dire “no”?

Stai valutando a quale agenzia di Inbound Marketing affidare il progetto per la tua azienda e NetStrategy è nella rosa dei candidati?

Ottima scelta! Sappi, però, che potresti ricevere un “No, grazie” in risposta. 

Stai valutando a quale agenzia di Inbound Marketing affidare il progetto per la tua azienda e NetStrategy è nella rosa dei candidati? Ottima scelta! Sappi, però, che potresti ricevere un “No, grazie” in risposta. Può sembrare una posizione atipica, ma non vogliamo fornire i nostri servizi a chiunque, indistintamente. Se le condizioni di partenza non rispondono di determinati criteri, noi diciamo di no. Per saperne di più, leggi questo articolo.

Spesso si pensa che, per mandare avanti un’attività commerciale, il primo pensiero debba andare sempre e comunque al guadagno. Non neghiamo che, almeno per certi versi, questo corrisponda alla realtà; ma siamo anche convinti che una sua applicazione generalizzata potrebbe portare a risultati tutt’altro che gratificanti.

Il lavoro di un’agenzia di Inbound Marketing entra nell’azienda cliente, ne raggiunge ogni reparto e diventa parte integrante delle sue attività quotidiane. Se da un lato la strategia Inbound è studiata per adattarsi alle esigenze specifiche del contesto, dall’altro questo deve essere sufficientemente “fertile” per accoglierla e permetterle di dare buoni frutti.

È per questo motivo che massime quali “Il cliente ha sempre ragione”, “Vendere a tutti i costi” o addirittura “Basta che paghi…” non rientrano nel nostro modo di vedere le cose. In anni di esperienza e di perfezionamento nella nostra professionalità abbiamo capito quanto sia fondamentale, per il relativo successo, che i progetti non vengano avviati con le premesse sbagliate. E noi vogliamo il successo per tutti i nostri clienti.

Ma quali sono le premesse sbagliate? Abbiamo riassunto le principali nei prossimi paragrafi. Le abbiamo suddivise in 3 gruppi: il primo riguarda le idee e gli atteggiamenti di chi prende le decisioni in azienda, il secondo il comportamento d’acquisto e consumo di chi acquista il prodotto o servizio del nostro candidato-cliente e l’ultimo la tipologia di erogazione del suo servizio. Buona lettura!

Contenuti in breve:

Caratteristiche della mentalità aziendale

Come saprai, NetStrategy è partner certificato HubSpot e progetta strategie Inbound su misura a 360°. Contro il nostro stesso interesse, spieghiamo sempre che questa non è una risorsa adatta a chiunque: l’approccio dell’azienda al concetto di Marketing, ai suoi strumenti ed a ciò che dovrebbe realizzare è la prima grande discriminante.

Non serve dire che lo scetticismo nei confronti del potere del Web è il peggior punto di partenza immaginabile. Chi basa il proprio business sul passaparola ed è convinto che promuovere prodotti e servizi via radio, su carta stampata o tramite altro canale pubblicitario tradizionale sia ancora il metodo più efficace, se non l’unico, non è un buon candidato.


Diciamo “no” anche a chi ci chiede un progetto Inbound ma identifica il Marketing con il Paid Advertising. Questa tipologia di persona ragiona esclusivamente a campagna o a progetto, concentrandosi dunque solo sui risultati a breve termine. In genere, questa mentalità non si accompagna con la possibilità e la voglia di dedicarsi alla produzione di contenuti e alla metodologia Inbound con pazienza, aspettando i risultati nel lungo periodo.

Ancora, preferiamo non lavorare con chi è affezionato ad un’idea distorta della Marketing Automation. Diversi imprenditori credono infatti che basti acquistare lo strumento tecnologico e lasciare che esso faccia tutto il lavoro al posto loro. Premesso che alcuni software si occupano in realtà solo di automatizzare l’invio calendarizzato di e-mail e poco altro, l’automazione dei processi di Marketing deve essere associata ad una metodologia. Questa deve essere poi seguita con impegno da tutta l’azienda.

Hai già qualche domanda?

Prosegui la lettura. Ma se non vedi l’ora di chiacchierare con noi, raccontaci qual è il tuo progetto.

Caratteristiche della situazione d’acquisto

Una premessa. Questo gruppo di osservazioni non riguarda direttamente l’azienda, bensì il comportamento che i suoi clienti target hanno in relazione all’acquisto ed al consumo dei beni e dei servizi specifici proposti. Tali atteggiamenti sono fortemente caratterizzati da una dimensione individuale.

Ciò non significa però che siano lasciati completamente al caso. In parte sono infatti determinati dal prodotto o, meglio, dal bisogno al quale esso risponde. Anche per questo, quindi, è possibile individuare e definire delle tipologie specifiche di comportamento.

Tra le situazioni d’acquisto che costituiscono per noi una premessa sbagliata c’è il basso coinvolgimento psicologico. Con questa espressione si indicano i casi in cui il processo d’acquisto è estremamente breve, quasi immediato. Spesso, i prodotti a basso coinvolgimento hanno prezzi molto contenuti o comunque percepiti non impegnativi dall’acquirente.

L’avvicinamento del consumatore al prodotto avviene quasi d’istinto, nella maggior parte dei casi per soddisfare bisogni edonisticidi routine o banali. Prova a pensare a quando ti concedi un cioccolatino all’ingresso del teatro, quando compri il pane che consumi ogni giorno o quando prendi un caffè al bar sotto l’ufficio di un cliente che hai appena visitato. Quanto tempo dedichi alla valutazione dell’acquisto?

L’Inbound Marketing agisce proprio su quel processo di valutazione: ha il compito di accompagnare il consumatore lungo il funnel di conversione, informandolo e supportandolo nel percorso che lo porterà a fare la scelta migliore per il suo business. Operare una scelta comporta una serie di attività intellettuali, un coinvolgimento psicologico, appunto. Laddove questo è inesistente o di scarso peso, l’Inbound Marketing non ha margine di azione e non è quindi la strategia indicata.

Caratteristiche dell’erogazione del servizio

Con tipologia di erogazione del servizio intendiamo il suo spazio di distribuzione, ossia l’area geografica all’interno della quale l’attività commerciale dell’azienda offre copertura. A titolo di esempio, consideriamo una impresa A – un provider di servizi per la gestione e l’ottimizzazione delle reti di comunicazione IP – ed un’impresa B – un rivenditore ed installatore di condizionatori.

 

Il primo business opera su tutto il territorio nazionale, il secondo invece solo nel comune nel quale ha sede l’attività e nelle pochissime frazioni confinanti. I clienti target dell’impresa A si trovano anche molto distanti dalla sede fisica della stessa, motivo per il quale è più probabile che facciano una ricerca online e si inseriscano nel percorso Inbound da essa organizzato.

Diversa è invece la situazione dell’impresa B, i cui clienti target sono numericamente inferiori rispetto a quelli del provider A e concentrati in una zona geograficamente ridotta a qualche decina di kilometri. La scelta dell’area di copertura e in questo caso dettata anche da esigenze pratiche dell’azienda, che non può inviare i propri tecnici installatori con i furgoncini più in là della provincia della propria città.

Precisiamo: una base di clienti ristretta, come accade con le aziende che commerciano prodotti di nicchia, non costituisce un problema nella prospettiva di elaborare e mettere in atto un’efficace strategia di Inbound Marketing, anzi sono proprio i prodotti di nicchia i più efficaci per una strategia inbound.  

Il limite dell’inbound invece sussiste nel momento in cui è l’azienda ad avere una ridottissima capacità geografica di erogazione del proprio servizio: si pensi per esempio ad un elettricista che vuole limitarsi a servire clienti nel raggio di 10 KM dalla sua abitazione. In questi casi la strategia di Inbound Marketing può non essere la più efficace; esistono campagne di marketing online geolocalizzate che si addicono molto di più a quest’esigenza: se vuoi approfondire, clicca qui per capire quale strategia di marketing è la più adatta per le caratteristiche specifiche della tua azienda.

In conclusione

Giochiamo sempre a carte scoperte: ci piace essere trasparenti riguardo alle nostre scelte ed ai motivi che stanno alla loro base. Lo facciamo anche a costo di risultare “impopolari”, come nelle occasioni in cui ci troviamo a rifiutare una proposta di collaborazione.

In questo articolo hai potuto apprendere alcune tra le principali ragioni che ci portano a reputare inadeguato un candidato-cliente. Abbiamo parlato del ruolo che in questo hanno la mentalità aziendale, la situazione d’acquisto e le caratteristiche di erogazione del servizio. Ma la cosa più importante che vogliamo sia chiara è che tutto ciò è giustificato dal nostro desiderio di fare la differenza per le aziende che seguiamo.

Vogliamo che le nostre strategie di Inbound Marketing portino tutti i clienti che selezioniamo al successo: per questo cerchiamo per ognuno di essi le migliori premesse possibili. E tu le avrai? Se non ne sei certo, prenota una consulenza gratuita e parlane assieme ad uno dei nostri consulenti. Siamo qui per questo. Clicca qui e parliamo di come far crescere il tuo progetto. Se invece la tua risposta è già “sì”, sali a bordo e partiamo: destinazione Inbound!

Stefano Robbi

Stefano Robbi

C.E.O. di NetStrategy. Appassionato di digital marketing con forte propensione all’analisi quantitativa dei dati, ha dato vita al cuore digitale di NetStrategy® nel lontano 2009. Alla passione e alle competenze maturate sul campo nell’ambito del search marketing, Stefano può accostare una formazione specifica di marketing strategico, acquisita nel M.Sc. in Marketing Management all’Università Bocconi e nella pregressa esperienza presso Microsoft Italia.

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