Esperienze nello stesso settore o in ambiti analoghi
Le agency fanno tesoro del bagaglio di esperienze che portano sulle loro spalle: quando a parlare sono i risultati raggiunti, comprovati per mezzo di dati concreti e tangibili, è difficile che qualcuno possa controbattere.
Volendo fare un ulteriore passo avanti, per chi sta cercando l'agenzia giusta si rivela importante anche decifrare se essa ha già esperienza nel settore in cui opera.
Proviamo a pensare di gestire un’azienda che produce macchinari nell’ambito della ristorazione. Sarà decisamente più facile (e meno dispendioso in termini di tempo) collaborare con persone che hanno già applicato – con successo – progetti per attività inserite nel settore Ho.Re.Ca.
Ciò non vuol dire che saranno esperte fin da subito e non necessiteranno di approfondimenti, bensì che riusciranno ad entrare nei nostri meccanismi aziendali più rapidamente: queste aziende conosceranno già il mercato, i bisogni, le caratteristiche e le esigenze della clientela e molto altro.
Tutte queste conoscenze si tradurranno anche in una maggior efficienza nelle attività operative, perché l’agenzia SEO saprà verso quali keyword orientarsi per rendere l’intera strategia più produttiva senza dover prima svolgere numerosi test e tentativi.
Disponibilità a lasciar parlare i propri clienti
I case study sono indubbiamente documenti importanti per ogni SEO Agency, che, attraverso grafici e statistiche, può dimostrare quali risultati ha ottenuto. Ma ancora più importanti sono i clienti stessi: un’agenzia che dà la possibilità di mettersi in contatto con le aziende con cui ha collaborato o sta tutt’ora collaborando è sempre un passo avanti. Tanto più che un cliente è il miglior biglietto da visita per qualsiasi azienda, soprattutto nel campo del B2B.
Al cliente potremo chiedere informazioni in merito ai risultati ottenuti grazie alla strategia, ma non solo. Potremo capire meglio come si è instaurata la collaborazione, in che modo lavora l’agenzia, quanto tempo richiede alla nostra azienda e molto altro. In questo modo otterremo opinioni obiettive e "super partes".
Diffidiamo quindi da chi ci riempie di parole, ma non ci offre la possibilità di metterci in contatto con i suoi clienti: probabilmente ha qualcosa da nascondere. E, come abbiamo già visto, la trasparenza rappresenta uno dei fattori di cui dobbiamo tenere maggiormente in considerazione.
Risposte esaustive, mai sopra le righe
“Ti porteremo in #1 posizione nell’arco di soli 3 mesi”.
Questa è una delle frasi che miete più vittime in campo SEO. Chi fa questo genere di promesse commette 2 errori principali. Da un lato, è impossibile stabilire con certezza quanti e quali risultati potrà raggiungere la strategia SEO: nell’ottimizzazione per i motori di ricerca entrano in gioco molteplici variabili, per le quali non si può definire a monte un numero di visite o di lead che potremo ottenere. D’altro canto, è impossibile anche dare delle tempistiche entro le quali raggiungere gli obiettivi prefissati, soprattutto quando il nostro sito web non ha mai applicato strategie di questo tipo.
È bene evitare di lasciarsi abbindolare dalle parole e prediligere, piuttosto, chi con umiltà ammette di non avere la “bacchetta magica”, ma studia una strategia su misura per noi. In genere, queste Web Agency SEO si presentano molto disponibili e trasparenti nel rispondere alle nostre domande.
Ma quali quesiti porre a una agency e quali risposte aspettarsi?
- Potete garantire risultati?
Chiunque ci dica di poter garantire la #1 posizione sui motori di ricerca o mente o sta facendo qualcosa di losco e pericoloso, che presto si ritorcerà contro il nostro sito web e la nostra immagine aziendale.
Un'agenzia SEO seria e affidabile propone una strategia personalizzata sulla base delle nostre esigenze e, soprattutto, sui nostri obiettivi, chiarendoci fin da subito quali potrebbero risultare troppo ambiziosi.
La migliore risposta a questa domanda dovrebbe essere: “Nessuno può garantire risultati, ma possiamo lavorare assieme, studiando il mercato e la concorrenza, per capire come possiamo dare il via ad una strategia profittevole”.
- Esternalizzate alcuni servizi?
In questo caso la migliore risposta dovrebbe essere: “No, non esternalizziamo nulla”. Tuttavia, può capitare che una agency collabori con aziende per diverse tipologie di attività: molto spesso esternalizza compiti ripetitivi o estremamente complessi (per esempio, la programmazione o la manutenzione di un sito web) o servizi che non riuscirebbe ad offrire mantenendo la medesima qualità rispetto al proprio core business.
L’outsourcing non è mai un problema quando viene affrontato con criterio, ma può causare una maggior complessità dei processi o, addirittura, una perdita della qualità degli stessi, quando il fornitore esterno non è all’altezza.
Per questo, quando veniamo a conoscenza del fatto che alcuni servizi vengono esternalizzati, dobbiamo informarci in modo approfondito riguardo i seguenti aspetti:
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Strategia. Può essere che l’agenzia con cui abbiamo avviato i rapporti non abbia il know-how per applicare una strategia completa in modo autonomo. Ciò sarebbe indubbiamente grave;
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Fornitore. Ci viene indicato il nome dell’azienda a cui vengono demandati determinati compiti? Se sì, è affidabile?
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Collaborazione. Potrebbero esserci rallentamenti nella strategia a causa dell’esternalizzazione di alcune attività? Ovviamente, rapportarsi con un’azienda che fa già tutto da sé è un processo decisamente più rapido rispetto a dover attendere anche la risposta del fornitore.
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Lavorate con aziende che potrebbero essere miei competitor?
Al contrario di ciò che accade nel mercato tradizionale, che normalmente rientra in confini geografici ben delineati, con il marketing online si può raggiungere un pubblico proveniente da tutto il mondo. Proprio per questo, i livelli di concorrenza potrebbero risultare sbilanciati e un’azienda che per lontananza geografica non è mai stata considerata nostra “concorrente”, nell’online potrebbe diventarlo.
È preferibile evitare di collaborare con agenzie SEO che hanno già avviato un processo di ottimizzazione per aziende strettamente correlate al nostro core business per non rischiare di creare conflitti d’interesse. Proviamo ad immaginare di dover “lottare” per la #1 posizione proprio con un’azienda che ha il nostro stesso fornitore: sarebbe davvero difficile per l’agenzia sentirsi motivata ad ottimizzare la strategia, soprattutto se il nostro competitor mette a disposizione un budget più elevato del nostro.
La risposta ideale alla domanda: “Collaborate con aziende concorrenti?” dovrebbe quindi essere: “No, lavoriamo con aziende inserite in contesti analoghi, ma che non potrebbero essere considerate tue strette concorrenti e che, quindi, non interferiranno con l’andamento della strategia”.