Fari disseminati nella notte oscura e piena di terrori
Già solo leggendo Cronache del ghiaccio e del fuoco (che, per chi non lo sapesse, è la saga dalla quale è tratta la fortunata serie de Il trono di Spade) puoi avere un esempio molto eloquente di quanto qualsiasi prodotto possa contribuire alla costruzione di un brand e recarne fortissima l’impronta. L’inventiva ed il particolare stile di scrittura di Martin lo definiscono, ce lo fanno riconoscere in ogni inciso e ci portano ad innamorarci di storia e protagonisti. Se poi hai la fortuna di poter affrontare il testo in lingua originale, questo ti sarà ancora più evidente. Ma accettando che non tutti siano incalliti bibliofili come la sottoscritta, osserviamo l’argomento da un punto di vista più immediato.
[bctt tweet="Chiunque, nel #Westeros, sa riconoscere un Greyjoy o un Dothraki. Perché? Questione di #branding."]
E lo stesso, chiaramente, si può dire a proposito di Stark, Lannister o della gente oltre la Barriera. Il brand di ciascuno di loro è stato creato e progressivamente rafforzato con grande scienza. Abilità letteraria e marketing si sono presi a braccetto e hanno fatto un capolavoro. Per ciascuna casata è stato inventato un dettagliato background che, a cominciare dallo stemma e dal motto, la rende perfettamente distinguibile dalle altre.
I personaggi, a loro volta caratterizzati con attenzione certosina, collaborano a questa dinamica. Certo è facile essere frastornati dal fatto che – soprattutto in alcuni punti della trama – si moltiplichino a dismisura, coi loro nomi, soprannomi e intricate relazioni; talvolta si fa fatica a capire quale sia esattamente il loro ruolo all’interno del quadro complessivo. Ma, a farci caso, Martin non manca mai di fornire delle linee guida per orientarci in questo labirinto; ad esempio ci ricorda costantemente chi siano gli attori ed i loro titoli nominandoli ora come Tywin Lannister, ora come Lord di Castel granito e poco più avanti come protettore dell’Ovest. Capisci il disegno che c’è dietro? Costruzione del brand: dettagliare dei caratteri distintivi. Affermazione del brand: ricordarlo e disseminare il percorso di segni che riconducano ad esso.
Lo ha colto bene Ed Wain, forse anche grazie ai suoi trascorsi studi in psicologia. Questo signore è oggi un grafico britannico che ha immaginato di trasformare le vicende del mondo di Martin in una lotta tra aziende dei giorni nostri. In perfetta sintonia con le lezioni di marketing offerte da Game of Thrones, per ciascuna compagnia ha creato un biglietto da visita con tanto di logo commerciale. Il risultato merita una visita al profilo Behance dell’ideatore, ma non possiamo non riportare almeno qualche esempio.
Giustamente, gli Stark di Grande Inverno si occupano di sistemi di riscaldamento. Il logo è un meta-lupo su sfondo bianco che ulula nella disperazione per il proprio lord ingiustamente decapitato.
Tyrion Lannister è un avvocato specializzato in diritto di famiglia, ironia della sorte. Il logo dello studio incarna le principali caratteristiche della famiglia: potere, ricchezza e orgoglio, simboleggiate dal leone – che sembra una sfinge - e dal diamante.
E quale sarà mai l’attività dei seguaci del Dio Abissale, coloro che pregano “ciò che è morto non muoia mai”? Esatto: pompe funebri. Il kraken dorato è stilizzato attraverso la composizione delle lettere J, S, X, P e V.
Lezione di marketing: sapresti creare un brand così riconoscibile per il tuo business?