Blog marketing: come rendere il tuo blog un successo
Al giorno d’oggi sono molte le aziende che danno il via ad una strategia di blog marketing: in tutto il mondo, nel 2017 si contavano 400 milioni di blog aperti, un numero in costante crescita.
In che modo è possibile mettere in primo piano il proprio blog, in mezzo a questi numeri incredibili?
Il fatto di aver sviluppato una strategia precisa, di scrivere per business e, quindi, per catturare l’attenzione del consumatore, seguendo regole ben delineate, aiuta a rendere il proprio blog un successo. Di seguito trovi alcuni suggerimenti per non investire tempo e denaro in un’attività che, se non studiata a fondo, non porta frutto. Buona lettura!
Contenuti in breve:
- Perché fare blog marketing?
- #1 Realizza un piano editoriale con gli argomenti generici
- #2 Ricerca le keyword pertinenti alla tua azienda
- #3 Crea una struttura per il tuo articolo e fai ricerche approfondite
- #4 Scrivi un articolo che colpisca il “mal di pancia” dell’utente
- #5 Non sottovalutare la fase di editing
- In conclusione

Perché fare blog marketing?
Prima di cominciare questo articolo, chiediamoci: perché dovremmo decidere di realizzare una strategia di blog marketing? Perché, al giorno d’oggi, essere privi di un blog aziendale significa perdere una buona fetta di mercato? L’attività di blog marketing permette, attraverso la stesura costante di articoli mirati e strategici, di accedere a diversi benefit. Vediamo di seguito perché una strategia di blog marketing può risultare fondamentale per il tuo business:
- Incrementa il traffico al sito. Al giorno d’oggi il consumatore è portato a ricercare una risposta ai propri dubbi o ai propri problemi sui motori di ricerca (Google, Bing,…). Una strategia di blog marketing ti permette di posizionarti per parole chiave precedentemente analizzate e di ottenere visite al sito a partire da queste keyword. In questo modo, sei sicuro di attirare al sito della tua azienda utenti qualificati, a cui realmente la tua impresa può soddisfare un dubbio o un bisogno.
- Porta alla conversione da utente a potenziale cliente (lead). Grazie alla realizzazione di un percorso interno all’articolo, che comprenda anche l’inserimento di Call-to-Action e di Landing Page, permetti al visitatore di mettersi in contatto con la tua azienda. Dopo aver ottenuto i suoi dati, instaurerai con lui una relazione e, successivamente, una trattativa commerciale.
- Acquisisci autorità. I migliori blog aziendali rispondono ai numerosi quesiti degli utenti. Creando contenuti utili per il tuo target, acquisirai professionalità e competenza davanti agli occhi dei consumatori, che ricorderanno il tuo marchio e decideranno di acquistare nella tua azienda.
- È un investimento a medio-lungo termine. Potrebbe sembrare un aspetto negativo, ma non è così: anche se ci vorranno mesi di impegno e di sforzo, sia economico che temporale, i risultati arriveranno e permarranno nel corso degli anni. Certo, è impensabile riuscire a richiamare utenti con articoli “vecchi”, ma aggiornando i tuoi post periodicamente riuscirai a mantenere alta l’attenzione sul tuo blog.
Se ancora non sei convinto di voler affrontare una strategia di blog marketing, sappi che, secondo alcune statistiche, nel 2016, il 75% delle aziende nel mondo aveva incrementato il proprio budget a disposizione per questa attività. Questo numero è cresciuto ulteriormente nel corso degli anni. Allo stesso modo, la strategia di marketing che si basa sui contenuti riesce a portare al business il triplo di nuovi potenziali clienti rispetto alle attività di marketing tradizionali, con una spesa del 62% in meno. Hai voglia di gettarti a capofitto in questa strategia? Nei prossimi paragrafi scoprirai, step by step, come renderla efficace per la tua azienda!
Hai già qualche domanda?
Prosegui la lettura. Ma se non vedi l’ora di chiacchierare con noi, raccontaci qual è il tuo progetto.
#1 Realizza un piano editoriale con gli argomenti generici
Abbiamo deciso di dare il via ad una strategia di blog marketing: sfrutteremo il nostro blog aziendale per richiamare nuovi utenti nel nostro sito, informarli, istruirli e spingerli delicatamente all’interno del funnel di vendita. Tutto questo rientra all’interno di una strategia di Inbound Marketing, metodo innovativo di fare marketing che mette al centro di tutto la persona, intesa come il consumatore. Grazie all’Inbound Marketing è possibile richiamare numerosi utenti all’interno del sito e, da questo momento in poi, spingerli delicatamente verso l’acquisto. Una delle attività chiave dell’Inbound Marketing è, appunto, il blog aziendale.
Ma come iniziare questo processo che, apparentemente, sembra semplice e, in realtà, è così complesso? Vediamolo nel seguente elenco:
- Il punto iniziale di una strategia di Content Marketing è la conoscenza approfondita del proprio target di riferimento. Sapere quali sono le sue caratteristiche del nostro utente, in che modo si rapporta con le aziende, quali sono le sue problematiche, perché dovrebbe ricercare la nostra attività, ci permetterà di instaurare un tipo di comunicazione adatto a lui. Cosa significa? Quando diamo il via ad una strategia di blog marketing, dobbiamo avere ben chiaro il fatto che scriveremo per business e non per diletto personale: è logico che la scrittura dev’essere prima di tutto una nostra passione, ma dev’essere rivolta al consumatore e non a noi stessi. È per questo che, prima di realizzare un blog, dobbiamo definire il nostro Buyer Persona, ossia il prototipo di cliente ideale, per poter rispondere in modo efficace alle sue domande.
- Dopo aver creato il nostro Buyer Persona ci verrà più facile capire la tematica e lo stile di comunicazione che adotteremo. È a questo punto che dobbiamo provvedere a realizzare un piano editoriale per la nostra strategia di Content Marketing. Di cosa si tratta? Un piano editoriale è un “diario” in cui vengono appuntati gli argomenti che verranno approfonditi di settimana in settimana all’interno del blog aziendale. In questo modo è più facile riuscire a mantenere l’impegno preso, avere ben chiari gli argomenti da trattare, seguire una strategia delineata e precisa. Grazie ad un piano editoriale è possibile anche stabilire anticipatamente quante volte la settimana si vuole pubblicare un articolo e in che giorni è opportuno farlo: ovviamente, si sceglieranno quelli con una maggiore affluenza di visite.
- Dopo aver definito i giorni di pubblicazione e i diversi argomenti da trattare, dobbiamo chiederci se i topic che abbiamo scelto possano, effettivamente, accogliere la domanda dell’utente. Che cosa significa, esattamente? Esistono diversi tipi di utenti, a seconda del punto esatto del funnel di vendita in cui si trovano: parliamo di utenti TOFU, BOFU e MOFU. E no, non si tratta di consumatori vegani. Gli utenti in fase TOFU – Top of the Funnel – sono consapevoli di avere un bisogno, ma sono lontanissimi dall’acquisto; gli utenti MOFU – Middle of the Funnel – hanno trovato qualche possibile soluzione al proprio problema, ma necessitano di ulteriori informazioni per capire quale sia la migliore. Infine, gli utenti BOFU – Bottom of the Funnel – sono ad un passo dall’acquisto. Non è chiaro? Facciamo un rapido esempio pratico.
Marco si è appena iscritto all’Università, ha frequentato le prime lezioni, però non è riuscito a prendere appunti in modo efficace. Si trova in fase TOFU: sta manifestando un problema. Dopo aver ricevuto le prime informazioni, Marco scopre la comodità
di prendere appunti con il computer portatile o con il tablet. Tuttavia, lo studente non abita molto vicino all’Università e portare con sé un PC o un tablet è più scomodo rispetto a penna e block-notes. Oltretutto, dovrebbe portare con sé anche il caricabatteria.
Nella fase MOFU, Marco raccoglie informazioni su ognuno di questi strumenti per prendere appunti. Quando poi decide che il tablet potrebbe fare al caso suo, si trova in fase BOFU: deve solo decidere quale tablet acquistare e, soprattutto, da chi acquistarlo.
Perché è importante considerare a fondo le fasi TOFU, BOFU E MOFU quando ci si approccia ad una strategia di blog marketing? Gli articoli che scriveremo dovranno accontentare l’esigenza di ogni visitatore che entrerà nel sito: ci saranno,
quindi, post molto generici per chi è in fase TOFU e articoli più specifici sui servizi e i prodotti che offriamo per chi è in fase BOFU. Solo in questo modo riusciremo ad accontentare le esigenze di tutti i nostri visitatori e a portarli più facilmente
alla conversione in potenziali clienti, uno degli obiettivi principali del blog marketing.
Le parole chiave rappresentano un pilastro per la nostra strategia di blog marketing. Abbiamo visto nel paragrafo introduttivo che uno dei benefit che questa attività porta al nostro business è quello di riuscire a richiamare nuovi visitatori all’interno del sito, agendo in termini di SEO, Search Engine Optimization. Questo processo aiuta a rendere le proprie pagine visibili ai motori di ricerca e ad ottenere un posizionamento elevato per determinate keyword.
Com’è possibile ottenere un posizionamento elevato grazie alla strategia di blog marketing? Prima di tutto, attraverso l’analisi delle parole chiave pertinenti alla nostra azienda. Per ogni topic che abbiamo pianificato all’interno del nostro piano editoriale, stiliamo una lista di keyword che l’utente potrebbe utilizzare per ricercare quell’argomento. Per esempio, in fase TOFU, Marco potrebbe inserire su Google la parola chiave “prendere appunti” o “prendere appunti strumenti”. È per questo che, essere posizionati in prima pagina per queste keyword potrebbe realmente richiamare un visitatore che, successivamente, diverrebbe un potenziale cliente della nostra attività.
Quando stiliamo una lista di parole chiave per ogni argomento, dobbiamo analizzarle a fondo per capire quale potrebbe essere la più efficace, da inserire nel nostro piano editoriale. Nel nostro esempio specifico, potrebbe portare più risultati l’utilizzo della keyword “strumenti per prendere appunti” o “come prendere appunti?”. Quale delle 2 parole chiave viene ricercata maggiormente? Quale potrebbe attirare il maggior numero di visitatori? Quale potrebbe portare nel sito utenti qualificati, per i quali potremmo realmente risultare utili, con i nostri prodotti e servizi? Porsi queste domande, che in apparenza potrebbero apparire banali, è fondamentale: permettono di ottenere un posizionamento elevato su Google per una keyword che viene ricercata dal nostro target di riferimento. Per valutare il livello di concorrenza e di volume di ricerca di una parola chiave puoi utilizzare tool specifici, come UberSuggest.
Quando inizierai a scrivere il tuo articolo, dovrai utilizzare in modo efficace la parola chiave prescelta: dovrà essere presente all’interno del titolo e ripetuta più volte nel post. Ricorda di non forzare troppo questo processo: aggiungi le keyword in modo spontaneo, senza esagerare e senza farti influenzare troppo da esse. Sarebbe come mettere i paletti alla creatività e questo porterebbe a raggiungere visitatori che, probabilmente, rimarrebbero delusi da un contenuto troppo vicino alla SEO e lontano da loro.
Come puoi notare fin da questi 2 primi paragrafi, fare blog marketing per l’azienda non è come aprire un blog su cui scrivere i propri pensieri durante il weekend o il tempo libero: ogni azione deve perseguire una strategia, che comincia con la pianificazione per mezzo di un piano editoriale e prosegue con l’analisi delle parole chiave. Il prossimo step sarà quello di creare una struttura specifica per ogni articolo.
#3 Crea una struttura per il tuo articolo e fai ricerche approfondite
Dopo aver realizzato un piano editoriale efficace, che contiene i topic da trattare e le parole chiave che corrispondano ad essi, arriviamo al punto pratico della nostra strategia di blog marketing: la stesura dell’articolo. Anche questa fase, particolarmente delicata, è suddivisa in piccoli step. Il primo tra tutti è la creazione di una struttura da seguire.

Quando si inizia a scrivere un libro, normalmente nella mente domina solo caos: nel bel mezzo della notte è giunto un nuovo personaggio, di cui non si conoscono bene le caratteristiche né il nome, ma si sa perfettamente quale contributo darà alla storia; si conoscono già le vicende, sono chiare nella nostra testa, ma sappiamo che sarà difficile metterle nero su bianco. E poi, quale fatto avverrà prima? Quale fatto concluderà il romanzo? La creatività, proprio per il suo essere libera e spontanea e per il fatto di derivare da un’ispirazione irrazionale, non contempla uno schema preciso ed è per questo che dobbiamo essere noi a raccogliere le informazioni e riordinarle. È la stessa cosa che accade nel momento in cui decidiamo di dare il via ad un’attività di blog marketing: soprattutto quando abbiamo milioni di concetti da inserire, dobbiamo ricordarci di strutturare i diversi argomenti attorno ad uno schema specifico.
Ribadiamo ancora una volta che il nostro articolo dev’essere pensato e scritto per l’utente e non per noi. È per questo motivo che dobbiamo renderlo il più possibile leggibile e semplice: è inutile scrivere l’articolo più bello ed interessante del mondo, se non porta l’utente a rimanere sul sito per leggerlo.
In quest’ottica, per ogni argomento stiliamo una serie di paragrafi che tratteremo, come fosse un indice generale dei contenuti. Ritornando all’esempio di Marco per l’articolo destinato alla fase MOFU, potremmo scrivere:
IL MODO MIGLIORE PER PRENDERE APPUNTI: TABLET, PC O BLOCK NOTES?
Introduzione
Vantaggi e svantaggi del tablet
Vantaggi e svantaggi del PC
Vantaggi e svantaggi del block notes
Si tratta di un esempio di lista banale, che però aiuta a comprendere al meglio com’è possibile realizzare un articolo ben fatto. All’interno di ogni paragrafo, inseriremo successivamente un elenco puntato: risulta decisamente più immediato e spezza la lettura rispetto ad un lunghissimo poema. A proposito di elenco, evitiamo di inserire per ogni punto un’unica frase. Personalmente, non c’è cosa più fastidiosa di trovare elenchi puntati che non approfondiscono l’argomento, ma che ti lasciano con la curiosità e l’amaro in bocca.
Dopo aver realizzato la struttura per i nostri articoli, non ci resta che compiere le prime, fondamentali, ricerche. Perché un esperto dovrebbe ottenere informazioni da siti o aziende terze? La domanda sorge spontanea e la risposta è altrettanto spontanea: è impossibile sapere tutto, anche per un professionista del settore che deve scrivere articoli inerenti alla propria attività. È per questo motivo che bisogna mostrarsi costantemente curiosi di scoprire: scrivere un articolo può essere un punto di appoggio anche per migliorare la nostra formazione riguardo un determinato argomento.
Attenzione: quando ricerchiamo su un’enciclopedia o sui motori di ricerca informazioni riguardo un topic specifico, evitiamo di fare un semplice copia-incolla (che non fa bene nemmeno a livello di SEO!): sfruttiamo gli articoli provenienti da altri siti come spunti per raccontare la nostra versione, quella che si basa sulla nostra esperienza
Abbiamo ribadito fino allo stremo che l’articolo va scritto per l’utente che stiamo cercando di attirare e non per piacere personale: si tratta di business e non unicamente di passione. È proprio per riuscire nel nostro intento che dobbiamo curare al massimo i contenuti presenti all’interno del blog aziendale. Ecco alcuni consigli che puoi sfruttare per rendere i tuoi articoli “user friendly”:
- Colpiamo esattamente il bisogno dell’utente, cercando una soluzione al suo problema. Cosa significa? Se la necessità del nostro Buyer Persona, Marco, è quella di trovare lo strumento più adatto per prendere appunti e noi vendiamo proprio tablet leggeri, con una batteria che può durare senza problemi un’intera giornata, dobbiamo farglielo sapere. Prima di tutto, mostriamoci interessati al suo problema, ponendogli una serie di domande che gli permettano di capire che vogliamo aiutarlo: “I tuoi appunti sono sempre disordinati e ti è impossibile modificarli in modo efficace? Scrivere a mano è un processo troppo lento, che ti porta a perdere concetti importanti espressi dal docente?”. Oltre alle domande, un altro espediente in questo senso potrebbe essere quello di descrivere la tipica situazione quotidiana, frustrante e stressante, che Marco è costretto a subire all’Università: “Ogni giorno, tantissimi studenti trovano difficoltà a prendere appunti a mano: quando il docente salta da un argomento all’altro per poi ritornare al primo topic, non si ha più lo spazio per modificare. La scrittura risulta disordinata e, una volta a casa, non si comprendono appieno i concetti che il docente voleva esprimere. Il processo diventa lento e macchinoso”. Solo in questo modo acquisirai fiducia agli occhi del consumatore, che si sentirà compreso e sarà pronto ad ascoltare la soluzione che gli proponi. Cerchiamo di inserire queste informazioni nell’introduzione: le prime righe sono, ovviamente, quelle più lette. È proprio da qui che devi partire per colpire il “mal di pancia” dell’utente, ossia la sua problematica.
- La coerenza. Ricordiamo che lo stile comunicativo che utilizziamo negli articoli dev’essere lo stesso per l’intero blog aziendale: rappresenta il tono della nostra azienda, l’immagine aziendale che vogliamo offrire ai visitatori del nostro sito e, per questo motivo, va curato. Allo stesso modo, se esprimiamo un concetto preciso all’interno di un articolo, non possiamo dire l’esatto contrario in un altro post: dev’esserci coerenza, altrimenti cade il livello di professionalità ed affidabilità che vogliamo innalzare nei confronti del visitatore.
- Vietato spingere troppo esplicitamente alla vendita. Nella maggior parte dei casi, al tuo sito arriveranno utenti TOFU e MOFU. Sarebbe controproducente pensare di poter vendere qualcosa a qualcuno che non è visibilmente pronto. Ritornando ancora una volta al nostro esempio, sarebbe come presentarsi a Marco, che in questo momento sa di avere un problema ma non riesce a capire come risolverlo, e dirgli “Vieni a comprare i nostri tablet!”. Probabilmente, a questo punto, Marco fuggirebbe a gambe levate. È per questo motivo che dovremmo accompagnare il nostro visitatore in un percorso di vendita, step by step, in base alla sua reale esigenza. Potrebbero volerci anche alcuni mesi: non si tratta di un processo semplice, ma alla fine, se svolto efficacemente, porterà a risultati concreti.
- Non utilizziamo termini troppo complessi. Sia che la nostra azienda sia B2C, sia che gestiamo un’azienda B2B, è bene cercare di mantenere uno stile comunicativo che permetta anche a chi non conosce minimamente il topic, di comprenderlo. Che cosa voglio dire? Se la nostra azienda è B2B, probabilmente ci interfacceremo con manager o titolari di altre imprese: potremmo dare per scontato che loro conoscano perfettamente la materia di cui stanno ricercando informazioni, ma ciò non è detto. È per questo motivo che dovremmo evitare di utilizzare un linguaggio forbito, troppo complesso. Attenzione: non ti sto suggerendo di essere banale e semplicistico, bensì di creare una serie di esempi e di facilitare la comprensione del tuo articolo a chi ti trovi di fronte. Ciò non significa abbassare il tuo livello di professionalità, ma riuscire ad approcciarti con l’utente in modo più efficace: difficilmente chi non capisce un tuo post, avrà voglia di mettersi in contatto con te
#5 Non sottovalutare la fase di editing
Una delle particolarità della strategia di blog marketing è relativa al fatto che l’articolo che scriviamo, anziché venire stampato e rinchiuso nel cassetto del comodino, viene pubblicato online. Ciò vuol dire che, assurdamente, più della metà del mondo (4 miliardi di persone) potrebbe leggerlo. Se questo ti fa sentire leggermente sotto pressione, alla fine della stesura dovresti dare il via ad una seria fase di editing.
Con il termine “editing” s’intende la completa revisione di un testo appena scritto: non si tratta di verificare solamente se sono presenti errori grammaticali o di battitura ed, eventualmente, di correggerli, ma anche di controllare che l’articolo sia idoneo alla pubblicazione online. Ciò significa che il post dev’essere leggibile in modo ottimale attraverso il PC o i dispositivi mobili, strumenti differenti rispetto al cartaceo. È per questo motivo che questa fase, riferita al mondo online, viene definita “web editing”.
Cosa dobbiamo verificare nel nostro articolo? Prima di tutto, che lasci respirare l’occhio del lettore: la cosa “brutta” della lettura tramite PC o smartphone è che l’occhio, al contrario di ciò che accade per un libro, deve continuamente prestare attenzione alla riga in cui è arrivato. La suddivisione in brevi paragrafi agevola notevolmente la scorrevolezza della lettura.
Un altro aspetto particolare degli articoli online riguarda il modo di comunicare, che deve presentare frasi corte e semplici: in genere, ogni concetto non deve superare le 2 righe, per evitare di appesantire la lettura e di creare confusione nell’utente con la presenza di molteplici subordinate.
Gli articoli scritti per il web dovrebbero contenere link che rimandino a pagine interne al sito: ciò è importante sia in ottica SEO, sia con l’obiettivo di creare un percorso interno per l’utente. In questo modo, il visitatore del sito potrà approfondire determinati argomenti, la sua permanenza media nel sito aumenterà e, soprattutto, avrai maggiori possibilità di catturare la sua attenzione.
In tutto questo percorso, se vuoi davvero essere sicuro di pubblicare un contenuto idoneo ed interessante, fai leggere il tuo articolo ad una persona che non conosce minimamente l’argomento: potrebbe essere la mamma, la sorella, un amico stretto. Grazie a questa revisione “esterna” potrai capire se i concetti sono chiari, se la lettura è scorrevole e se l’argomento risulta interessante.
In conclusione
In questo articolo abbiamo visto cos’è il blog marketing, come si svolge in modo efficace e perché è un’attività strategica così importante per un’azienda. Il blog marketing, grazie al fatto di essere un’attività inserita nella SEO, aiuta ad incrementare il traffico all’interno del sito. Inoltre, permette all’impresa di acquisire fiducia agli occhi del consumatore e di convertire efficacemente un utente in potenziale cliente. Si tratta di un investimento a medio-lungo termine, i cui risultati perdurano nel tempo. In che modo è possibile realizzare un’attività efficace di blog marketing? La parola chiave principale è la pianificazione: si studia il Buyer Persona dell’azienda, a cui gli articoli si rivolgeranno, e si crea un piano editoriale, con scadenze ed articoli precisi. Successivamente, per ogni topic viene analizzata la keyword per la quale posizionare l’articolo, ricordando sempre la distinzione tra utente TOFU, BOFU e MOFU. La terza fase di lavoro del blog marketing prevede la creazione di una struttura semplice e ben delineata per il proprio articolo e la ricerca approfondita di informazioni. Si passa, quindi, alla stesura dell’articolo, che deve tenere conto del “mal di pancia” dell’utente e deve mantenere una certa coerenza, sia nello stile comunicativo, sia nelle tematiche trattate all’interno del blog aziendale. Infine, prima della pubblicazione c’è la fase di editing, che risulta utile a verificare se sono presenti errori e se l’articolo è idoneo alla visualizzazione da dispositivo mobile o da PC.
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C.E.O. di NetStrategy. Appassionato di digital marketing con forte propensione all’analisi quantitativa dei dati, ha dato vita al cuore digitale di NetStrategy® nel lontano 2009. Alla passione e alle competenze maturate sul campo nell’ambito del search marketing, Stefano può accostare una formazione specifica di marketing strategico, acquisita nel M.Sc. in Marketing Management all’Università Bocconi e nella pregressa esperienza presso Microsoft Italia.
Oltre 10 anni di esperienza. Più di 25 professionisti in organico. Scopri cosa possiamo fare per te:
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