Marketing automation: è davvero solo e-mail marketing?
Realizza una comunicazione efficace con il tuo target.
Con il termine “marketing automation” intendiamo tutti quei processi che servono a rendere autonome, e quindi automatiche, una o più azioni di marketing, con l’obiettivo di realizzare una efficace comunicazione 1-to-1 con il nostro target di riferimento.
Contenuti in breve:
Cos’è la Marketing Automation?
Iniziamo dando la definizione di marketing automation. Con questo termine, intendiamo tutti quei processi che servono a rendere autonome, e quindi automatiche, una o più azioni di marketing.
L’esigenza che sta alla base della marketing automation, sopraggiunta con l’avvio dell’era digitale, è il fatto che una comunicazione 1-to-1 permette di instaurare un dialogo forte e coinvolgente tra le parti, destinato a durare nel tempo. Nel momento in cui l’azienda si rivolge invece a un pubblico ampio ed eterogeneo, risulta molto più difficile instaurare una comunicazione efficace e incisiva. Questa lacuna è condivisa da tantissime imprese che, ancora oggi, mandano le proprie newsletter a migliaia e migliaia di utenti diversi tra loro, senza riscontrare alcun risultato.
In che modo la marketing automation giunge in aiuto all’azienda? I processi che la compongono permettono all’impresa di inviare messaggi a un vasto pubblico in maniera efficace, come se la comunicazione fosse biunivoca. In tutto questo processo, l’uomo non viene mai escluso: la figura umana è ancora fondamentale per la chiusura della trattativa commerciale, tanto che è a partire dal lavoro creativo realizzato da persone con sentimenti ed emozioni che si dà il via a strategie e processi automatizzati. La marketing automation rappresenta quindi un supporto alle strategie e ai rapporti umani, ma non va mai a sostituirli.
Hai già qualche domanda?
Prosegui la lettura. Ma se non vedi l’ora di chiacchierare con noi, raccontaci qual è il tuo progetto.
Quali sono i requisiti per una strategia di marketing automation?
Come sempre, non è tutto oro ciò che luccica: una definizione e un processo che apparentemente scorrono lisci come l’olio e si dimostrano di facile attuazione, possono invece richiedere specifici requisiti per risultare efficaci. In questo senso, per poter dare il via alla marketing automation strategy è necessario possedere prima di tutto:
- Un software innovativo. Disporre della giusta tecnologia per attuare una marketing automation strategy è sicuramente rilevante e può portare ad una maggiore efficacia della stessa. Il software avrà le funzioni di un CRM completo, in grado di raccogliere in modo automatico tutti i dati relativi ai lead e, quindi, non solo quelli che lui ci ha fornito (nome, indirizzo e-mail, numero di telefono,…), ma anche le pagine del sito che ha visitato, i prodotti a cui si è dimostrato maggiormente interessato,… A partire dal CRM, sarà possibile creare segmentazioni specifiche per mostrargli esattamente i contenuti che lui vorrebbe ricevere;
- Un pubblico di riferimento. È difficile fornire informazioni utili ad un target che non conosce la tua azienda, non pensi? Molte imprese rivelano di trovare “inefficace” la marketing automation dopo aver acquistato online indirizzi e-mail: difficilmente un utente che riceve un’e-mail da un indirizzo che non conosce e con cui non ha mai avuto contatti, potrà sentire la voglia di proseguire quella relazione. Prima di cercare come sfruttare la marketing automation, assicurati quindi di disporre di un target di riferimento;
- Un contenuto da fornire. Ancora prima di pensare a dare il via ad una strategia che abbia come base la marketing automation, è fondamentale comprendere quale sarà l’obiettivo della stessa (costruire la brand reputation? Condurre l’utente all’acquisto? Fidelizzare un cliente che ha già comprato i tuoi prodotti?) e in che modo essa si svilupperà. Crea, quindi, una lista dei contenuti da presentare, che potranno essere prettamente informativi o più “spinti”, ossia orientati verso l’acquisto (per esempio, un messaggio che presenta i motivi per cui richiedere una consulenza).
Solamente avendo ben chiari questi 3 punti, sarà successivamente possibile sfruttare al meglio tutte le potenzialità della marketing automation. In che modo? Lo vediamo nei prossimi paragrafi.
La marketing automation è davvero solo e-mail marketing?
Arriviamo alla domanda clou di questo blog post: possiamo davvero definire la marketing automation come un modo efficace di fare e-mail marketing, ossia di mandare e-mail per catturare l’attenzione dell’utente? La risposta è no: anche se l’e-mail marketing rappresenta uno dei punti centrali su cui si sviluppa la marketing automation, questa è molto di più. Vediamo alcune situazioni applicative in cui la marketing automation può davvero fare la differenza.
Prova ad immaginare di occuparti della gestione di un e-commerce di abbigliamento con centinaia e centinaia di prodotti, che ogni giorno genera 10 contatti. Di questi conosci unicamente il nome, il cognome e l’indirizzo e-mail. Sarebbe davvero difficile riuscire a raggiungere la loro esigenza più profonda e offrire loro il prodotto migliore, non credi? In questi casi, i contatti arrivati dal sito potrebbero rivelarsi inefficaci e, quindi, le strategie di web marketing sarebbero inutili.
Un software di marketing automation ti aiuta a scoprire chi è il visitatore del tuo esito, evitando di commettere errori nel modo in cui ti approcci con lui.
Questo succede perché il lead non viene definito solo con i suoi dati di contatto, bensì anche con le caratteristiche che lo rendono originale: un potenziale cliente che ha visualizzato maggiormente magliette a maniche corte, difficilmente sarà attratto da contenuti relativi ai jeans o alle maglie a maniche lunghe. È per questo che è fondamentale conoscerne i movimenti all’interno del sito.
Inoltre, un software di marketing automation ti mostra anche in che modo hai acquisito quel contatto, ossia da che pagina del sito ha compilato il form. Anche questo aspetto è particolarmente rilevante, in quanto permette di conoscere lo stadio in cui si trova il consumatore, ossia la fase del suo Buyer’s Journey: se ha richiesto informazioni su un prodotto, già conosce la tua azienda ed è a pochi passi dall’acquisto; se, invece, ha scaricato un documento informativo, dovrà ricevere parecchie informazioni prima di arrivare a comprare. Tutte queste nozioni, come comprenderai, ti permettono di creare l’identikit perfetto della persona a cui ti trovi di fronte e, di conseguenza, di potergli proporre successivamente il contenuto ideale a soddisfare la sua sete di conoscenza.
Suddividi il tuo pubblico
Una volta acquisito un pubblico di cui si possiedono parecchie informazioni, la marketing automation ti consente di procedere con la segmentazione. È impossibile, infatti, riuscire ad essere efficaci inviando il medesimo contenuto a centinaia e centinaia di lead: è per questo che nascono i filtri, atti a suddividere il target a disposizione.
Un software innovativo di marketing automation ti permette di realizzare specifici workflow in base agli interessi dimostrati dal tuo pubblico e, quindi, di inviare e-mail attinenti al singolo bisogno dell’utente. I workflow, infatti, lavorano in modo del tutto automatico sulla base di requisiti impostati manualmente. Per esempio, se decidi di inviare una newsletter promozionale sulle magliette a maniche corte, potrai realizzare una segmentazione di pubblico in base a coloro che hanno visto quel tipo di prodotti.
Il filtro non viene impostato solamente dalle pagine visitate, ma anche dal livello d’interesse e coinvolgimento mostrato dall’utente. Puoi definire, infatti, una newsletter per coloro che sono rimasti sul sito per più di un tot di minuti o per coloro che hanno visitato la sezione “chi siamo”. In questa e-mail potrai spiegare meglio di cosa si occupa la tua azienda e a quali servizi o prodotti può accedere l’utente.
Infine, la segmentazione può essere effettuata anche sul consumatore che è attualmente in contatto con l’azienda. Immagina, infatti, di aver appena inviato un preventivo ad un tuo lead e di voler “stringere” i tempi di risposta allo stesso: una serie di e-mail informative riguardanti i servizi e i prodotti che ha richiesto potrebbe rivelarsi particolarmente utile per differenziarti dai competitor e chiudere con successo la trattativa commerciale.
Studi il lead scoring
Se noti che il reparto sales della tua azienda perde troppo tempo nel contattare potenziali clienti poco attinenti al tuo core business, ti farà piacere sapere che la marketing automation ti può aiutare notevolmente anche in questo senso. Il lead scoring nasce infatti con l’obiettivo di pre-qualificare i tuoi lead, nell’ottica di comprendere fin da subito quali contatti valga la pena di gestire e quali, invece, non sono qualificati e ti farebbero perdere tempo inutilmente.
Ma cos’è il lead scoring? Si tratta di un sistema innovativo, che s’inserisce perfettamente nell’ambito della marketing automation e che offre un punteggio (“score”) ai contatti che arrivano dalle tue strategie di marketing in base ad algoritmi pre-impostati. Tra questi, è possibile identificare:
- Il numero di pagine visualizzate, che mostra il livello d’interesse dell’utente;
- Le ricerche effettuate dall’utente all’interno del sito;
- Il tasso di apertura delle e-mail;
- Il download di una guida (contenuto premium) all’interno del sito.
Ovviamente, ad ogni azione specifica da parte dell’utente corrisponde un punteggio. Alla fine, potrai impostare la soglia minima che un lead deve raggiungere per poter essere considerato “qualificato” e, di conseguenza, contattato dal reparto vendite della tua azienda. In questo modo eviterai di perdere tempo con potenziali clienti non in linea con le caratteristiche del tuo Buyer Persona (a proposito, ce l’hai un Buyer Persona, vero?!) e, anzi, potrai dedicarti a coloro che possono effettivamente portarti ad un aumento del fatturato.
Partecipare alle fiere nel XXI secolo è ancora così importante? Sono ancora moltissime le imprese che, nonostante l’avvento di Internet, decidono di investire budget consistenti per prendere parte ad eventi nazionali ed internazionali. È difficile sostenere quale riscontro abbia questa strategia nel fatturato complessivo dell’azienda, ma è anche vero che esistono diverse modalità per rendere più efficace la partecipazione alle fiere. Una di queste è data proprio dalla marketing automation.
Immagina di riuscire ad inserire nel tuo database di clienti e potenziali tali, i contatti che raccogli durante una fiera e di proporgli un’e-mail di benvenuto o di ringraziamento in tempo reale. Troppo bello? Grazie ad un processo di marketing automation, puoi far compilare al lead i diversi campi su un table o un altro dispositivo mobilet.
Il contatto sarà poi inserito automaticamente in una specifica campagna per l’evento fieristico, da cui poi si creerà un workflow in grado di attirare, per mezzo di e-mail attinenti, l’attenzione dell’utente. In questo modo la partecipazione alle fiere diviene un evento in grado non solo di generare utile, ma anche di differenziarti rispetto ai competitor, che proseguono nella loro strada tradizionale, quella che nel XXI secolo può rivelarsi poco efficace.
Analizzi i tuoi dati
Come dicevamo all’inizio del nostro articolo, la marketing automation non presuppone solo attività strategiche per attirare nuovi clienti in azienda, ma anche un monitoraggio completo sull’andamento delle strategie intraprese. Si tratta di uno step da non sottovalutare: avere a disposizione report completi da poter consultare in tempo reale permette di cambiare direzione tempestivamente nel caso in cui una strategia si riveli inefficace.
I software di marketing automation ti permettono di studiare le performance di ogni singola pagina del tuo sito, e quindi:
- Il numero di visite;
- Da dove arrivano le visite (per esempio, da organico, dai Social Network, dagli annunci a pagamento delle campagne SEM,…);
- Il tempo di permanenza media;
- Numero di contatti acquisiti.
Inoltre, l’attività di reporting si riferisce anche alle e-mail, per le quali ti è possibile studiare il tasso di apertura e il tasso di clic sulla call to action al suo interno. Solo grazie ad un monitoraggio completo e on fly hai quindi modo di valutare anche quali tipi di contenuti nelle e-mail e sul sito attraggono maggiormente l’attenzione dell’utente finale.
- L’intera strategia è più efficace. Instaurando una comunicazione 1 a 1 con il consumatore e riservandogli contenuti altamente personalizzati, sarà più facile acquisire la sua fiducia e, di conseguenza, raggiungere un maggior numero di vendite;
- Diminuisce il tempo di conversione da lead ad acquirente. Normalmente, il lasso di tempo tra il primo contatto con l’azienda e l’acquisto si rivela particolarmente lungo, potendo raggiungere addirittura interi anni. È per questo che mantenere caldo il contatto con contenuti di qualità aiuta a formarlo al meglio e ad arrivare più rapidamente all’acquisto;
- Si evitano le “cold call”. Attraverso la marketing automation, riesci a proporre e-mail e annunci inerenti al bisogno specifico dell’utente e, quindi, a farti trovare esattamente nel punto esatto in cui egli ti cerca. In questo modo si evitano le cosiddette “cold call”, ossia tutte quelle strategie di marketing che interrompono l’azione dell’utente e lo infastidiscono, ottenendo l’effetto contrario rispetto a quanto sperato.
E tu? Sei pronto a sfruttare la marketing automation?
In questo articolo abbiamo chiarito che la marketing automation non è un sinonimo dell’e-mail marketing, anche se questa strategia ne risente in maniera favorevole. Con il termine “marketing automation” s’intende, infatti, una tecnologia volta ad ottimizzare le attività di marketing e, quindi, ad ottenere maggiori risultati con un minor effort.
La marketing automation si può applicare nelle e-mail, con l’obiettivo di proporre contenuti formativi altamente personalizzati, oppure in contesti più ampi, come la partecipazione alle fiere. Viene sfruttata anche per realizzare il lead scoring e, quindi, per pre-qualificare i potenziali clienti che arrivano dal marketing online.
Sei interessato a sfruttare la marketing automation ma non conosci un software adatto alla tua impresa? Non ti preoccupare! Siamo qui per questo! Clicca qui e parliamo di come far crescere il tuo progetto.

C.E.O. di NetStrategy. Appassionato di digital marketing con forte propensione all’analisi quantitativa dei dati, ha dato vita al cuore digitale di NetStrategy® nel lontano 2009. Alla passione e alle competenze maturate sul campo nell’ambito del search marketing, Stefano può accostare una formazione specifica di marketing strategico, acquisita nel M.Sc. in Marketing Management all’Università Bocconi e nella pregressa esperienza presso Microsoft Italia.
Oltre 10 anni di esperienza. Più di 25 professionisti in organico. Scopri cosa possiamo fare per te:
Grandi marchi hanno certificato le nostre competenze



















