Ad uno sguardo superficiale, Pokémon GO è un bel gioco per smartphone la cui popolarità deriva dalla sua capacità di offrire un intrattenimento alternativo. Già qui possiamo intravedere un primo spunto di successo: puntare sul mobile engagement è una delle tendenze al momento più promettenti. In realtà sotto a questo divertimento colorato c’è molto di più. Già poche ore dopo il lancio in Giappone, Australia e USA, la app si è aggiudicata il primo posto come più scaricata per App Store e Google Play, facendo salire le quotazioni di Nintendo di circa il 50%. Il download è gratuito, ma gli utenti possono acquistare feature aggiuntive e strumenti speciali; sembra inoltre che la Niantic abbia in programma l’introduzione di opportunità di advertisement integrate nel gioco, ma di questo parleremo più avanti.
Il brand Pokémon è molto forte: dagli anni ’90 ad oggi ha accompagnato intere generazioni in tutto il mondo, ha fatto vendere centinaia di migliaia di videogiochi, anime e gadget ed ha generato fatturati per oltre 40 miliardi di dollari. Nascere su queste fondamenta è sicuramente il primo dei tanti motivi dell’attuale – ed in crescita – successo di Pokémon GO; vediamone qualcun altro.
- Tempistiche intelligenti: Pokémon GO è stato lanciato giusto ad inizio estate, quando le normali attività scolastiche sono terminate e le persone accolgono volentieri dei pretesti per uscire e approfittare delle belle giornate. Non è un caso che un gioco di questo genere non sia stato lanciato nel bel mezzo dell’inverno. Ricordiamo inoltre che i primi giochi Pokémon – nelle versioni Rossa e Verde – sono usciti nel 1996, cioè esattamente 20 anni fa: al di là del significativo anniversario, i bambini che al tempo giocavano al Game Boy sono ora ragazzi con molta probabilità dotati di smartphone e potere d’acquisto.
- Fattore emotivo: questo è in realtà già perfettamente contenuto in quello che abbiamo appena detto nel chiudere il precedente paragrafo. Pokémon GO può giocare sul fatto di evocare negli utenti un senso di appartenenza. Come dicevamo, i 20-30enni sono cresciuti assieme ai pokémon ed al relativo brand: questo target di mercato si ritrova sentimentalmente legato ad un fenomeno che hanno vissuto e che, pur nelle trasformazioni dettate dai tempi, li affianca ancora oggi.
- Potere del passaparola: per mantenere il meccanismo di collegamento a cascata tra i punti della nostra argomentazione, il fatto che Pokémon GO sappia toccare delle corde emotive negli utenti li spinge a parlarne, a commentare, a condividere. A ben vedere, infatti, non abbiamo visto in giro molte pubblicità “ufficiali” per questa app; tuttavia ne siamo stati comunque travolti tramite media, conoscenti e Social.