Web Marketing Immobiliare: 7 difetti, 7 suggerimenti
Il web è un mare pieno di potenziali clienti e il Marketing Immobiliare è la tua rete: funziona o si lascia sfuggire qualcosa tra le maglie?
Abbiamo raccolto 7 difetti dell’online immobiliare percepiti dagli utenti e li abbiamo corredati di altrettanti suggerimenti a loro rimedio. Non ti resta che proseguire ed elaborare la strategia più efficace per promuovere la tua agenzia su Internet.
Le agenzie immobiliari sono nella posizione ideale per sfruttare l’enorme potere che il web è arrivato ad esercitare sul mercato negli ultimi anni: gli utenti lo considerano sempre più il principale punto di riferimento per le proprie ricerche, a maggior ragione per quelle impegnative e di grande importanza come trovare casa.
Ed è proprio agli utenti della rete, vale a dire un bacino smisurato di tuoi potenziali clienti, che abbiamo chiesto in che cosa, secondo loro, pecca maggiormente il marketing immobiliare; abbiamo poi elaborato una lista di 7 difetti e di altrettanti suggerimenti a rimedio. A noi, le loro risposte sono servite a confermare che stiamo indirizzando sulla strada giusta le agenzie a cui già offriamo consulenza; a te, potranno indicare la via da seguire per correggere o elaborare la strategia più efficace per promuovere online la tua agenzia immobiliare.
Contenuti in breve:
La caccia alle informazioni
Una delle prime complicazioni che gli utenti lamentano nel rapportarsi ai siti web di annunci immobiliari è la difficoltà di reperire le esatte informazioni di cui hanno bisogno. Se hai intenzione di investire in un sito (e al giorno d’oggi si tratta più di una necessità che di una scelta), meglio ancora con l’implementazione di HubSpot, allora vorrai anche assicurarti che svolga in maniera valida il suo compito specifico: mostrare con incontrovertibile chiarezza che hai esattamente ciò che l’utente cerca. Costringerlo ad intraprendere una complicata caccia alle informazioni sarebbe come allontanarlo volontariamente dai tuoi servizi.
Il problema, come puoi intuire, va oltre la semplice indicazione dei tuoi contatti come e-mail, telefono e indirizzo. Ciò che l’utente desidera è la possibilità di effettuare delle ricerche avanzate puntuali: restringere il campo delle opzioni e arrivare al dunque senza perdite di tempo è considerato un vantaggio notevole. Una prima soluzione è quella di prevedere una funzione di ricerca all’interno del sito; anche un semplice plug-in per la Google search bar può fare al caso tuo.

I siti di alcune importanti immobiliari implementano un sistema di ricerca tramite mappa che permette non solo di identificare la macro-area di interesse (indicando ad esempio una città, una provincia o un codice postale), ma anche il nome di una strada. Permettono inoltre di incrociare il dato relativo alla posizione con altre informazioni, come il numero di locali o il prezzo. L’utente è quindi in grado di isolare, ad esempio, solo gli annunci relativi agli appartamenti in affitto su via Rossi con un canone di locazione inferiore o uguale ai 500 € mensili. In tema di prezzo, diverse persone fanno inoltre presente che non è sempre chiaro se sia inteso come importo mensile, settimanale o altro – questo in particolare per gli affitti turistici.
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Gli annunci scaduti
Come già accennato, l’utente che si appresta ad effettuare una ricerca online non ha voglia di girare a vuoto; è un elemento che ricorre in quasi tutte le segnalazioni che abbiamo raccolto. È quindi fondamentale controllare la data di scadenza delle tue offerte: il settore immobiliare si muove in fretta, ma rimuovere gli annunci di immobili per qualche motivo non più disponibili è una corsa che vale la pena affrontare. Lasciare sul tuo sito un contenuto non valido, che non interessa o distrae l’utente, lo sottopone ad un’esperienza di ricerca molto frustrante. E la cosa non è meno importante nel caso in cui tu preferisca appoggiarti ad una delle piattaforme di annunci immobiliari a disposizione – per citarne alcune Kijiji, Immobiliare.it o Idealista: una cattiva reputazione per il portale ospitante si ripercuoterà anche su di te.
Le etichette “venduto” o “affittato”
Il terzo difetto riscontrato dai nostri intervistati è strettamente collegato al punto precedente. I siti di alcune agenzie immobiliari mantengono di proposito gli annunci di immobili già venduti o allocati, probabilmente a scopo pubblicitario. Nella mente del potenziale cliente, però, anche questi sono percepiti come dispersivi e fastidiosi. Ancora di più se la dicitura “Venduto” o “Affittato” è poco visibile e l’utente realizza che non potrà avere quell’appartamento o quella villetta a schiera che rispondevano perfettamente alle sue esigenze.
È anche vero, però, che le trattative immobiliari portate a buon fine sono in effetti il tuo curriculum: avere la possibilità di mostrarle può contribuire alla promozione della tua agenzia. Un cliente in cerca di casa potrebbe notare che tratti di frequente immobili simili a quello di cui ha bisogno o, e forse soprattutto, potrebbero convincere un imprenditore che sei l’intermediario giusto a cui affidare la gestione delle proprietà che possiede. La soluzione potrebbe essere il dedicare a questi affari conclusi o esperienze di successo un’apposita sezione del tuo sito, raggiungibile dagli interessati ma che non impedirà agli altri di effettuare una ricerca fluida.
A volte le descrizioni degli annunci immobiliari raccontano una storia ambigua; magari non contengono vere e proprie bugie, ma utilizzano delle espressioni che lasciano intendere un significato ma ne nascondono uno completamente diverso. Se stai proponendo uno studio che necessita di restauro, fallo presente; se il monolocale che descrivi dispone solo di un microonde sistemato sotto il letto, non parlare di “pittoresca cucina attrezzata”. O, ancora, non descrivere come “accogliente soluzione in posizione centrale” quello che in realtà è un ricovero per biciclette vicino alla stazione. Battute a parte, l’importante è essere chiari e non ingannevoli su cosa stiamo proponendo: anche se il tuo annuncio convincesse l’utente a fissare un appuntamento per visitare l’immobile, difficilmente potrà concludere la trattativa se quanto mostrato non corrisponderà alle aspettative. Per di più, è probabile che quello stesso cliente non si rivolga più ai tuoi agenti e che non parli bene dei tuoi servizi ai propri conoscenti.
La spam
Questo problema non riguarda i siti proprietari, ma le piattaforme come Craigslist o Kijiji di cui abbiamo parlato prima. Sono senz’altro strumenti poco costosi, veloci e di facile utilizzo, ma spesso permettono che messaggi fasulli e fuorvianti si mischino agli annunci interessanti. Le suddette piattaforme mancano spesso di un controllo anti-spam efficace; non monitorano costantemente le inserzioni, non hanno – ad esempio – un sistema che impedisca la pubblicazione di decine di messaggio consecutivi con la medesima immagine, non verificano gli indirizzi e-mail. Valuta quindi bene se, per la tua agenzia, questi servizi costituiscano la soluzione ideale o se non valga piuttosto la pena di creare un tuo sito, con contenuti curati e controllati.
Il layout confuso
Dove inserisco i parametri per la ricerca? Dov’è il numero di telefono di questa agenzia? Perché questo sito è interamente in Flash? Ci saranno degli annunci sotto tutte queste GIF? Abbiamo parlato più volte di consigli su quale aspetto dare al nostro sito web (si vedano ad esempio i consigli per le landing page). In generale, è sempre bene prediligere un layout pulito e che offra immediatamente le informazioni o le funzioni più rilevanti per la tua particolare tipologia di clienti. Osservare i siti delle grandi Immobiliari tue concorrenti può essere di ispirazione: ciò che funziona per loro, con gli appropriati aggiustamenti, funzionerà anche per te.

Visitato il sito della tua agenzia e trovato l’immobile che fa al caso suo, il potenziale cliente cercherà di contattarti, magari per e-mail: cerca di tenere ben controllata la tua posta e di rispondere tempestivamente ai messaggi. Per quanto riguarda le comunicazioni in uscita, una proposta interessante potrebbe essere quella di elaborare un sistema in grado di notificare, tramite una e-mail automatica, la cessata disponibilità di un dato immobile a tutti coloro che si sono dichiarati interessati; potresti ad esempio pensare ad un pulsante “Mi interessa” simile al “Like” di Facebook accanto ad ogni annuncio pubblicato sul tuo sito.
Molti agenti chiedono inoltre ai clienti di fornire loro un indirizzo e-mail al quale inviare i dettagli di eventuali nuovi immobili rispondenti a determinate caratteristiche desiderate. Quasi puntualmente, però, questo invio si traduce in una newsletter generica, assolutamente non profilata, che tutti gli indirizzi riceveranno indipendentemente dai requisiti cercati. Questo, però, disturba il destinatario e non è di alcuna utilità per il mittente (oltre a far inorridire le agenzie di Inbound Marketing come noi): difficilmente un cliente con un budget di 300 € mensili darà un seguito a proposte per ville padronali. Molto più probabilmente, cestinerà il tuo messaggio tra la spam e proseguirà la ricerca altrove.
In conclusione
Abbiamo quindi sentito, direttamente dalla voce dei clienti, quali sono i principali difetti percepiti nel web marketing immobiliare. Chiaramente non descrivono la prassi di tutte le agenzie, ma per tutte possono costituire uno spunto di riflessione. Le nuove tecnologie e il web offrono validi strumenti ed importanti sbocchi sul mercato, ma se trascurati o utilizzati con poca consapevolezza possono altresì arrecare gravi danni. Nel caso specifico dell’ambito immobiliare, ad esempio, è anche grazie a queste tecnologie che la compravendita e i rapporti di locazione sono oggi facilmente realizzabili direttamente tra proprietari e utenti; l’altro lato della medaglia è che le agenzie come la tua non sono più l’unica opzione. Agire efficacemente sulla promozione della tua agenzia online, quindi, potrebbe fare la differenza tra il sopravvivere e il cavalcare un servizio di successo.

C.E.O. di NetStrategy. Appassionato di digital marketing con forte propensione all’analisi quantitativa dei dati, ha dato vita al cuore digitale di NetStrategy® nel lontano 2009. Alla passione e alle competenze maturate sul campo nell’ambito del search marketing, Stefano può accostare una formazione specifica di marketing strategico, acquisita nel M.Sc. in Marketing Management all’Università Bocconi e nella pregressa esperienza presso Microsoft Italia.
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