Dopo aver definito il calendario editoriale, è il momento di concentrarsi sulla creazione di contenuti di qualità che catturino l'attenzione dei lettori e trasmettano al meglio il valore della tua azienda. Questa è sicuramente la fase più "delicata", nonché dispendiosa in termini di tempo e denaro, nella gestione di un blog aziendale. Ecco perché abbiamo pensato ad alcuni consigli per superare l'impasse che la realizzazione di contenuti testuali può, a volte, creare.
Crea una struttura per il tuo articolo e fai ricerche approfondite
Dopo aver realizzato un piano editoriale efficace, che contiene i topic da trattare e le parole chiave che corrispondano a essi, arriviamo al punto pratico della nostra strategia di blog marketing: la stesura dell’articolo. Anche questa fase, particolarmente delicata, è suddivisa in piccoli step. Il primo tra tutti è la creazione di una struttura da seguire.
Quando si inizia a scrivere un libro, normalmente nella mente domina solo caos: nel bel mezzo della notte è giunto un nuovo personaggio, di cui non si conoscono bene le caratteristiche né il nome, ma si sa perfettamente quale contributo darà alla storia; si conoscono già le vicende, sono chiare nella nostra testa, ma sappiamo che sarà difficile metterle nero su bianco. E poi, quale fatto avverrà prima? Quale fatto concluderà il romanzo? La creatività, proprio per il suo essere libera e spontanea e per il fatto di derivare da un’ispirazione irrazionale, non contempla uno schema preciso ed è per questo che dobbiamo essere noi a raccogliere le informazioni e riordinarle. È la stessa cosa che accade nel momento in cui decidiamo di dare il via a un’attività di blog marketing: soprattutto quando abbiamo milioni di concetti da inserire, dobbiamo ricordarci di strutturare i diversi argomenti attorno ad uno schema specifico.
Ribadiamo ancora una volta che il nostro articolo dev’essere pensato e scritto per l’utente e non per noi. È per questo motivo che dobbiamo renderlo il più leggibile e semplice possibile: è inutile scrivere l’articolo più bello e interessante del mondo, se non porta l’utente a rimanere sul sito per leggerlo.
In quest’ottica, per ogni argomento stiliamo una serie di paragrafi che tratteremo, come fosse un indice generale dei contenuti.
Dopo aver realizzato la struttura per i nostri articoli, non ci resta che compiere le prime, fondamentali, ricerche. Perché un esperto dovrebbe ottenere informazioni da siti o aziende terze? La domanda sorge spontanea e la risposta è altrettanto spontanea: è impossibile sapere tutto, anche per un professionista del settore che deve scrivere articoli inerenti alla propria attività. È per questo motivo che bisogna mostrarsi costantemente curiosi di scoprire: scrivere un articolo può essere un punto di appoggio anche per migliorare la nostra formazione riguardo un determinato argomento.
Attenzione: quando ricerchiamo su un’enciclopedia o sui motori di ricerca informazioni riguardo un topic specifico, evitiamo di fare un semplice copia-incolla (che non fa bene nemmeno a livello di SEO!): sfruttiamo gli articoli provenienti da altri siti come spunti per raccontare la nostra versione, quella che si basa sulla nostra esperienza
Scrivi un articolo che colpisca il "mal di pancia" dell'utente
Abbiamo ribadito fino allo stremo che l’articolo va scritto per l’utente che stiamo cercando di attirare e non per piacere personale: si tratta di business e non unicamente di passione. È proprio per riuscire nel nostro intento che dobbiamo curare al massimo i contenuti presenti all’interno del blog aziendale. Ecco alcuni consigli che puoi sfruttare per rendere i tuoi articoli “user friendly”:
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Colpiamo esattamente il bisogno dell’utente, cercando una soluzione al suo problema. Cosa significa? Se la necessità del nostro Buyer Persona, Marco, è quella di trovare lo strumento più adatto per prendere appunti e noi vendiamo proprio tablet leggeri, con una batteria che può durare senza problemi un’intera giornata, dobbiamo farglielo sapere. Prima di tutto, mostriamoci interessati al suo problema, ponendogli una serie di domande che gli permettano di capire che vogliamo aiutarlo: “I tuoi appunti sono sempre disordinati e ti è impossibile modificarli in modo efficace? Scrivere a mano è un processo troppo lento, che ti porta a perdere concetti importanti espressi dal docente?”. Oltre alle domande, un altro espediente in questo senso potrebbe essere quello di descrivere la tipica situazione quotidiana, frustrante e stressante, che Marco è costretto a subire all’Università: “Ogni giorno, tantissimi studenti trovano difficoltà a prendere appunti a mano: quando il docente salta da un argomento all’altro per poi ritornare al primo topic, non si ha più lo spazio per modificare. La scrittura risulta disordinata e, una volta a casa, non si comprendono appieno i concetti che il docente voleva esprimere. Il processo diventa lento e macchinoso”. Solo in questo modo acquisirai fiducia agli occhi del consumatore, che si sentirà compreso e sarà pronto ad ascoltare la soluzione che gli proponi. Cerchiamo di inserire queste informazioni nell’introduzione: le prime righe sono, ovviamente, quelle più lette. È proprio da qui che devi partire per colpire il “mal di pancia” dell’utente, ossia la sua problematica.
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La coerenza. Ricordiamo che lo stile comunicativo che utilizziamo negli articoli dev’essere lo stesso per l’intero blog aziendale: rappresenta il tono della nostra azienda, che vogliamo offrire ai visitatori del nostro sito e, per questo motivo, va curato. Allo stesso modo, se esprimiamo un concetto preciso all’interno di un articolo, non possiamo dire l’esatto contrario in un altro post: dev’esserci coerenza, altrimenti cade il livello di professionalità e affidabilità che vogliamo innalzare nei confronti del visitatore.
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Vietato spingere troppo esplicitamente alla vendita. Nella maggior parte dei casi, al tuo sito arriveranno utenti TOFU e MOFU. Sarebbe controproducente pensare di poter vendere qualcosa a qualcuno che non è visibilmente pronto. Ritornando ancora una volta al nostro esempio, sarebbe come presentarsi a Marco, che in questo momento sa di avere un problema ma non riesce a capire come risolverlo, e dirgli “Vieni a comprare i nostri tablet!”. Probabilmente, a questo punto, Marco fuggirebbe a gambe levate. È per questo motivo che dovremmo accompagnare il nostro visitatore in un percorso di vendita, step by step, in base alla sua reale esigenza. Potrebbero volerci anche alcuni mesi: non si tratta di un processo semplice, ma alla fine, se svolto efficacemente, porterà a risultati concreti.
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Non utilizziamo termini troppo complessi. Sia che la nostra azienda sia B2C, sia che gestiamo un’azienda B2B, è bene cercare di mantenere uno stile comunicativo che permetta anche a chi non conosce minimamente il topic di comprenderlo. Che cosa voglio dire? Se la nostra azienda è B2B, probabilmente ci interfacceremo con manager o titolari di altre imprese: potremmo dare per scontato che loro conoscano perfettamente la materia di cui stanno ricercando informazioni, ma ciò non è detto. È per questo motivo che dovremmo evitare di utilizzare un linguaggio forbito, troppo complesso. Attenzione: non ti sto suggerendo di essere banale e semplicistico, bensì di creare una serie di esempi e di facilitare la comprensione del tuo articolo a chi ti trovi di fronte. Ciò non significa abbassare il tuo livello di professionalità, ma riuscire ad approcciarti con l’utente in modo più efficace: difficilmente chi non capisce un tuo post, avrà voglia di mettersi in contatto con te