5 esempi di Start Up italiane di successo

Orgogliosamente italiana, Satispay è stata ideata nel 2012 da tre giovani ragazzi di Cuneo. L’applicazione, attiva dal 2015, permette di effettuare pagamenti senza necessità di avere una carta di credito o debito.

Inserendo il codice IBAN, infatti, l'applicazione si collega direttamente al conto corrente di qualsiasi banca intestato all'utente. Nel 2018 la società ha dichiarato di aver superato i 500.000 utenti, i quali hanno più che triplicato il volume delle transazioni rispetto all’anno precedente.

Dopo aver annunciato il superamento di 100.000 esercizi commerciali convenzionati, nel marzo 2020 Satispay ha raggiunto 1 000 000 di utenti attivi, ovviamente in continua crescita.

In questo caso la storia comincia con tre ragazzi italiani, amanti dei viaggi, che nel 2013 decidono di creare un’applicazione che consenta di organizzare facilmente le attività ricreative da svolgere in viaggio: visite turistiche, biglietti per i musei, ingressi per eventi e concerti, cene in ristoranti particolari.

L’idea nasce proprio dalla ricerca dei tre giovani di uno strumento che permettesse loro di gestire al meglio il tempo libero che avevano in viaggio, soprattutto fuori dall’Italia, dove è molto difficile reperire informazioni sulle attrazioni turistiche a causa della scarsità di informazioni che si trovano online, spesso su siti poco affidabili.

La chiave del successo di questa start-up è il fatto di aver creato un importante network di supplier all’interno di un mercato molto frammentato come quello italiano, sviluppando internamente tecnologie avanzate per il settore delle esperienze, individuando e anticipando trend che avrebbero poi dominato lo scenario del turismo e delle imprese digital in generale.

Sweetguest è una start-up italiana fondata nel 2016 da due ragazzi italiani e opera nel settore immobiliare.

L’applicazione è nata con l’obiettivo di facilitare agli host l’affitto a breve termine gestendo tutto il processo amministrativo. I ragazzi del loro team si occupano direttamente della prenotazione, del soggiorno, della lavanderia, delle pulizie e di tutto ciò che può rappresentare una necessità per l’ospite dell’alloggio.

Anche Airbnb Italia, nel 2017, si accorge delle potenzialità della start-up e la sceglie come partner certificato per la Liguria, affidando la gestione della zona tra Genova e le Cinque Terre, rivelatasi la più richiesta dagli utenti Airbnb.

Tutored è un’app che permette a studenti universitari e neolaureati di iscriversi alla piattaforma e di ricercare, attraverso l’interazione con altri studenti, le informazioni che gli occorrono e che possono essere relative agli esami da svolgere, appunti e ripetizioni.

L’applicazione permette agli studenti anche di creare un proprio profilo professionale, sulla base del percorso di studi realizzato. Questi dati vengono visualizzati e presi in considerazione dalle grandi aziende, che possono utilizzare l’applicazione per ricercare e contattare le figure più in linea con le posizioni lavorative da loro aperte.

E’ proprio in questo che consiste il vero grande vantaggio che questa piattaforma offre agli studenti: la possibilità di essere ingaggiati da aziende importanti offre loro un’occasione che altre app non offrono ed è proprio questo uno dei segreti del successo di Tutored.

Iubenda nasce nel 2012 dall’idea di un giovane italiano che, al primo anno di università, realizzando uno dei suoi siti, si è accorto che la privacy policy era un documento obbligatorio, ma che nessuno aveva mai pensato di rendere semplice un requisito legale che è comune pressoché a ogni singolo sito nel mondo.

Da qui è nata l'idea di costruire Iubenda, un servizio online che permette a chiunque, in modo semplice e professionale, di generare una privacy e cookie policy, di mettersi in regola con la cookie law, e ora di costituire online una SRL.

Il fondatore, in diverse interviste, dichiara che la costituzione della SRL online è stata il primo passo per costruire un ecosistema di servizi finalizzati a rendere alla portata di tutti qualunque procedura legale.

I vantaggi fiscali previsti per le startup innovative variano a seconda del paese e delle leggi fiscali locali. Tuttavia, in molti paesi vengono offerti incentivi fiscali per promuovere le innovazione e sostenere lo sviluppo delle startup. È importante sottolineare che l'accesso a questi benefici è spesso vincolato al rispetto di specifici requisiti e procedure. Le startup innovative sono quindi tenute a consultare professionisti del settore o consulenti fiscali per massimizzare i vantaggi fiscali disponibili e assicurarsi di essere conformi alla normativa vigente. Fatta questa premessa, ecco alcuni vantaggi fiscali comuni per le startup innovative:

Credito d'Imposta Ricerca e Sviluppo (CIR)

Le startup innovative possono accedere al CIR, un beneficio fiscale che consente di ottenere un rimborso o una detrazione d'imposta in relazione alle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo.

Super Ammortamento e Iper Ammortamento

Si tratta di regimi fiscali agevolati che consentono alle startup di ammortizzare in modo accelerato i beni strumentali acquistati per lo sviluppo delle attività innovative. Il super ammortamento offre una maggiorazione percentuale dell'ammortamento, mentre l'iper ammortamento prevede una maggiorazione ancor più elevata.

Esenzione dall'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)

Alcune regioni offrono esenzioni o agevolazioni IRAP alle startup innovative, riducendo l'onere fiscale sull'attività produttiva.

Regime Fiscale agevolato per il Personale altamente qualificato

Le startup possono usufruire di agevolazioni fiscali legate all'occupazione di personale altamente qualificato, riducendo i costi del lavoro e promuovendo la crescita dell'azienda.

Patent Box

In alcuni casi, le startup possono beneficiare del regime del Patent Box, che consente di applicare aliquote fiscali agevolate sui redditi derivanti dall'utilizzo di brevetti e diritti analoghi.

Esistono diverse tipologie di startup innovative, ognuna con caratteristiche specifiche e obiettivi distinti. Di seguito sono elencate alcune categorie comuni:

Tech Startup

Si concentrano sulla creazione di prodotti o servizi basati su tecnologie innovative. Queste aziende spesso cercano di sviluppare soluzioni software, piattaforme online o dispositivi tecnologici avanzati.

Lifestyle startup

Si tratta di startup create per supportare lo stile di vita dei fondatori, offrendo loro la flessibilità e l'autonomia desiderate. Alcuni esempi di lifestyle startup possono essere bloggers, creatori di contenuti online e consulenti freelance.

Social Startup

Queste startup hanno l'obiettivo di risolvere o mitigare problemi sociali. Possono concentrarsi su questioni ambientali, diritti umani, povertà, istruzione o altre sfide sociali, cercando di apportare un impatto positivo nella società.

Small Business Startup

Queste startup mirano a fornire soluzioni innovative per le piccole imprese. Possono offrire servizi di gestione, strumenti di marketing, soluzioni di pagamento o altre risorse utili per le imprese di dimensioni più ridotte.

Buyable Startup

Questo tipo di startup è creata con l'obiettivo di essere sviluppata rapidamente e poi venduta a un acquirente interessato. Spesso si concentrano su un'idea o un prodotto che potrebbe attirare l'interesse di un acquirente più grande. Molte startup tecnologiche sono create con l'obiettivo di essere acquistare da aziende più grandi come Facebook, Google o Microsoft.

Unicorn

Si tratta di startup che raggiungono una valutazione di mercato di almeno 1 miliardo di dollari, spesso in una fase molto precoce della sua esistenza. Il termine è stato coniato per sottolineare la rarità di tale realizzazione, poiché il raggiungimento di una valutazione così elevata è un segno di grande successo per l'azienda. Esempi di startup unicorn includono aziende come Uber, Airbnb e SpaceX.

Ti abbiamo presentato solo cinque delle molte Start Up di successo che l’Italia è riuscita a sfornare negli ultimi anni, a conferma del fatto che non solo in America nascono i progetti migliori (vedi articolo “Cosa sono le Start Up: differenza tra Italia e Stati Uniti”).

Se hai un’idea che soddisfa un particolare bisogno o che ne crea addirittura uno nuovo, non ti gettare a capofitto nella mischia. Lo abbiamo già detto, ma ci pare giusto in questo caso ripeterci: prima devi studiare la situazione di mercato, devi provare a costituire e testare la tua idea, avvalerti di un team di collaboratori professionali e redigere un Business Plan per la tua Start Up. Solo dopo aver svolto i “compiti a casa” potrai andare alla ricerca di investitori e di Business Angels.

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