È impensabile avere l’ambizione di battere la concorrenza, se non la si conosce a fondo. Lo sanno bene gli sportivi: gli atleti dedicano una giornata alla settimana all’analisi dei video delle precedenti partite dei loro avversari, comprendendone le mosse strategiche, i punti deboli e i punti di forza. È proprio ciò che dovremmo fare all’interno della nostra azienda: prenderci del tempo per esaminare a fondo chi ci sta di fronte.
Cosa fare per capire chi sono e come agiscono i nostri competitor? Suddividiamo il processo in punti:
- Stiliamo una lista precisa dei nomi di coloro che ci rubano visibilità e clienti. In questo modo, non prenderemo in considerazione una categoria di competitor generica (tutti coloro che rientrano nel nostro settore), bensì aziende specifiche, con una propria identità e un proprio modo di comportarsi sul mercato. Ogni impresa rappresenta una realtà a sé stante, con caratteristiche che la contraddistinguono da qualsiasi altra azienda.
Non tutte le imprese che rientrano nel nostro settore di appartenenza diventano automaticamente nostri competitor. Facciamo un esempio: se la nostra azienda, ABC srl, produce indumenti sportivi di qualità, made in Italy, avrà sicuramente prezzi più elevati rispetto all’impresa DEF srl, che vende articoli sportivi più economici, ma di qualità più scadente e made in China. Nonostante quest’impresa rientri nel nostro settore – quello degli indumenti sportivi –, non si può considerare nostro competitor, in quanto ha deciso di improntare la propria vision aziendale su caratteristiche diverse dalle nostre. - Esaminiamo ogni impresa presente sulla nostra lista. È durante questo step che cercheremo i prodotti di ogni azienda che possono interferire con ciò che vendiamo noi; una volta trovati, sottolineeremo per ogni prodotto del competitor i punti di forza e i punti deboli. Solo in questo modo sarà possibile comprendere su quali aspetti dovremo improntare le nostre strategie, con lo scopo di far emergere la nostra azienda, i nostri prodotti e i nostri servizi sulla concorrenza.
- Analizziamo le loro strategie. Ogni azienda, anche la più piccola, segue una direzione ben precisa: è impensabile che un’impresa sopravviva senza darsi obiettivi ed azioni strategiche specifiche. È in questo step che ci chiediamo: come si sta muovendo la concorrenza? Qual è la strategia di marketing che ha deciso di attuare? Al termine di quest’analisi, sapremo se l’azienda è attiva principalmente sui canali di marketing tradizionali (TV, radio, giornali, volantini) o se ha preferito dare il via ad un’attività di marketing più recente: a questo punto noteremo che ha realizzato un proprio sito aziendale, che ha attivato i profili sui Social Network, che sta cercando di posizionarsi al meglio sui motori di ricerca, ossia di apparire tra i primi risultati di Google.
Se ti trovi di fronte ad un competitor che ha deciso di dare il via ad una strategia di marketing online, puoi facilmente eseguire l’audit del suo sito per capire come stia andando. Puoi, per esempio, utilizzare il tool www.searchmetrics.com, che ti mostrerà il suo punteggio di visibilità online, da quali Stati proviene il traffico sul sito, le parole chiave per cui è posizionato sui motori di ricerca e molte altre informazioni. In questo modo avrai una panoramica completa di ciò che sta facendo il tuo competitor, di ciò che sta funzionando e i punti in cui è ancora vulnerabile.