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ULTIMO AGGIORNAMENTO

24.05.22

Migliorare il sito aziendale? Scopri 7 consigli ed esempi per aiutare la tua azienda!

WEB MARKETING

La piattaforma online della tua azienda è poco efficace?

Molte imprese realizzano un sito con l'unico obiettivo di ottenere una "vetrina online", principalmente perché tutte ce l'hanno.

Queste imprese non danno peso a come questo sito verrà usato, né misurano i risultati. È per questo che le piattaforme online di queste aziende non portano risultati e sono poco efficaci. In questo articolo riflettiamo sull'importanza di avere un sito aziendale che possa realmente divenire valore aggiunto per un'attività e vediamo come renderlo uno strumento fondamentale per raggiungere nuovi potenziali clienti! Sei pronto? Let’s go!

Consigli a livello tecnico

Consigli a livello tecnico

1 - Porta una maggiore velocità di caricamento al tuo sito aziendale

Quando hai investito tempo e denaro nella progettazione e realizzazione del tuo sito aziendale, l’hai fatto con il presupposto che poi sarebbero arrivate molte più chiamate nella tua attività e avresti avuto un Return on Investiment (ROI). Ebbene, così non è stato. Ti ritrovi a pensare di aver speso denaro inutilmente e di non aver ricevuto nulla in cambio. In realtà, bastano pochi accorgimenti per riuscire a migliorare il tuo sito aziendale. Uno di questi riguarda la velocità di caricamento.

Il tuo sito aziendale, per aumentare la durata di permanenza degli utenti che vi entrano, non dev’essere lento a caricarsi: quante volte ti sei trovato a sbuffare davanti al monitor del computer perché volevi entrare in un sito e questo ci metteva interi minuti ad aprirsi? Ecco, cerca di evitare che un potenziale cliente per la tua attività clicchi sulla X e corra nel sito dei competitor perché la tua piattaforma online è troppo lenta. A questo proposito, tieni conto che, secondo alcune statistiche, il 47% dei consumatori si aspetta che i siti vengano caricati in massimo 2 secondi e il 40% di loro abbandona una pagina che impiega più di 3 secondi a caricarsi. Sulla base di questi dati, puoi testare quale sia la velocità effettiva del tuo sito aziendale grazie ad una funzione di Google, quella di PageSpeed Insights.

Sulla base delle informazioni che ti darà, potrai sapere se è il caso di migliorarne la velocità. Come? Di seguito trovi alcuni suggerimenti:

  • Riduci le dimensioni e il peso delle immagini che carichi sul tuo sito aziendale. Le foto incidono pesantemente sulla velocità della tua piattaforma online: prima di caricarle, ottimizzane peso e dimensioni utilizzando programmi specifici, come TinyPNG.
  • Usa il CDN. Di cosa si tratta? CDN sta per “Content Delivery Network”, ossia “rete per la consegna dei contenuti”: questa rete sfrutta diverse connessioni e diversi indirizzi per permettere il download simultaneo all'utente di più file contemporaneamente.
  • Utilizza la compressione GZIP. Grazie a questo processo, puoi ridurre il peso delle pagine del tuo sito aziendale, velocizzandone il caricamento.

2 - Rendi il tuo sito aziendale mobile-friendly

Dopo aver aumentato la velocità di caricamento del tuo sito aziendale, non puoi permetterti di perdere potenziali clienti provenienti dai dispositivi mobili. È per questo che il tuo sito dev’essere “responsive”: in pratica, deve essere visualizzato in modo ottimale sia da PC, sia da smartphone. Se non ti sei mai occupato di questa faccenda, fallo subito: secondo le statistiche più recenti, nei primi mesi del 2018, più del 52% del traffico online di tutto il mondo è provenuto da dispositivi mobili, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Vuoi davvero lasciarti scappare l’opportunità di avvicinarti ad una buona fetta di mercato che ti cerca tramite smartphone? Credo che la risposta sia scontata. Cosa puoi fare per rendere il tuo sito aziendale “mobile-friendly”, ossia “amico del mobile”? Ecco qui alcune idee:

  • Rendi le scritte e i font ben leggibili da qualsiasi dispositivo. Fai numerosi test a riguardo, prima di mettere online i tuoi contenuti!
  • Evita immagini di dimensioni troppo elevate: potrebbero essere visualizzate a metà sul dispositivo o occupare troppo spazio!
  • Evita di installare troppi plugin.

Ricorda che puoi controllare se il tuo sito è mobile-friendly o meno con il test di ottimizzazione mobile di Google, anche se sicuramente ti sarai già accorto se qualcosa non va, tramite Google Analytics: se da mobile la permanenza sul tuo sito presenta un valore molto basso e la frequenza di rimbalzo è alle stelle, vuol dire che è il caso di agire il prima possibile.

3 - Restringi il tuo menù di navigazione

Facciamo un test: ora prova ad aprire il tuo sito aziendale e a fingere di non conoscere minimamente dove si trovano i prodotti e le informazioni che un qualunque utente vorrebbe ricevere. In alternativa, per rendere il test ancora più affidabile, fai fare questo passaggio a qualcuno che non sa nulla della tua piattaforma online. Alla fine del test, chiediti: è davvero intuitivo il mio sito aziendale? Si capisce perfettamente cosa apparirà cliccando su una determinata categoria? Ci sono ordine e precisione? Se hai riscontrato qualche difficoltà, è probabile che tu debba rivedere il tuo menu di navigazione.

Focalizzati prima di tutto sul tuo obiettivo: quello di riuscire a richiamare il maggior numero di utenti per avere nuove possibilità di vendita.

Ovviamente, se il tuo sito aziendale si presenta confusionario, difficilmente riuscirai ad arrivare ad ottenere un buon numero di potenziali clienti. Ma, allora, come dev’essere il menu di navigazione per poterlo considerare “efficace” e per non spazientire i visitatori che stanno cercando un prodotto e si trovano catapultati su tutt’altro elemento? Di seguito, trovi qualche consiglio pratico per non sbagliare:

  • La parola chiave è la semplicità. Cerca di condensare il tutto in poche, intuibili, sezioni. È la strategia che WWF ha adottato per la propria piattaforma online: come puoi notare, per spiegare un’organizzazione nota a livello mondiale per la sua attenzione alla salvaguardia delle specie animali, sono bastate solo 3 categorie principali: “il nostro lavoro”, “le specie”, “i luoghi”.

Per fare un esempio, se ti occupi della vendita di elettrodomestici ed elettronica, puoi realizzare le categorie: “Chi siamo”, “Elettrodomestici”, “Elettronica”. Successivamente, poi, realizzerai delle sottocategorie più specifiche per frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici, smartphone e televisioni. In questo modo, tutto sarà più ordinato e l’utente saprà immediatamente dove indirizzarsi per trovare ciò che cerca.

  • Usa parole chiare. Non strafare con paroloni pesanti all’interno del menu! Tieni presente che non tutti hanno un linguaggio tecnico come puoi averlo tu, che sei inserito perfettamente nel settore. A volte, inoltre, bastano poche parole ma ben definite e comprensibili a tutti, per fare centro. È il caso della Riello, a cui servono poche parole per far capire appieno cosa si nasconderà sotto ogni categoria: "catalogo", "vendita", "assistenza", "Riello per te" e "approfondimenti":

  • Rendi il tuo menu “visualizzabile”. Cosa significa? Fai in modo che, per le tue categorie relative ai prodotti, appaia una tendina con le immagini relative. Solo così facendo, la navigazione dell’utente diventerà più semplice: in pratica, ancora prima di entrare nella pagina specifica, il visitatore conoscerà già ciò a cui si troverà di fronte e, quindi, saprà già se è sulla strada giusta o sta sbagliando categoria, senza perdere ulteriore tempo. È il caso, per esempio, di Alfa Romeo, che ti permette direttamente dal menu di scegliere il percorso migliore per te. Niente di più efficace, non credi?

Consigli a livello contenutistico

Consigli a livello contenutistico

4 - Fornisci informazioni complete e adeguate

Prova a pensare di essere un utente che ha visitato il tuo sito aziendale, l’ha trovato interessante e vuole mettersi in contatto con te. Bellissimo, vero? C’è solo un piccolo problema: non riesce a trovare il tuo numero di telefono o l’indirizzo di posta elettronica. A questo punto, spazientito, esce dalla tua piattaforma online e si getta a capofitto sul sito del competitor, che presenta informazioni complete e facilmente trovabili. Un incubo, non credi? È proprio ciò che devi evitare!

Se lo scopo per il quale hai investito tempo e denaro nel tuo sito aziendale è quello di far squillare maggiormente il telefono della tua attività, rendi la vita più facile a quei visitatori che vogliono mettersi in contatto con te ed evidenzia tutte le informazioni di cui potrebbero necessitare. Per esempio, inserisci gli orari di lavoro, l’indirizzo e il luogo di locazione, l’indirizzo di posta elettronica e il numero di telefono: si tratta di tutte le informazioni che dovresti aver già inserito su Google My Business (se non lo hai fatto, provvedi subito con la nostra guida!) per offrire all’utente tutti i modi possibili ed immaginabili per mettersi in contatto con te.

Ricorda che tutte queste informazioni devono essere inserite in punti strategici all’interno del tuo sito e, quindi, non in un angolino nascosto. Prima di tutto, realizza una categoria apposita con tutti i contatti. Allo stesso modo, però, il visitatore potrebbe sentire l’esigenza di telefonarti ed esporti un suo dubbio riguardo ad un prodotto specifico: sarebbe scomodo, dal suo punto di vista, dover uscire per prendere il tuo numero di telefono e rientrare per spiegarti meglio di quale prodotto sta parlando. È per questo che i tuoi contatti dovranno essere presenti anche in ogni pagina: il punto ideale potrebbe trovarsi nell’header o nel footer, luoghi in cui si possono trovare in “bella vista”. Noi di NetStrategy lo abbiamo, infatti, trovato a piè di pagina:

5 - Inserisci almeno una CTA in ogni pagina

Che si tratti di acquistare, mettersi in contatto con te o quant’altro, è fondamentale che l’utente sappia esattamente cosa vuoi che faccia all’interno del tuo sito! È per questo che, in ogni pagina, devi inserire almeno una Call to Action, collegata ad una landing page efficace.

Una Call to Action è un pulsante ben visibile che spinge l’utente a compiere un’azione precisa. Si tratta del modo migliore per indirizzarlo esattamente dove vuoi tu e capire a che punto del suo Buyer’s Journey, ossia del processo decisionale, si trova. Infatti il sito aziendale non è nato per essere un “parco giochi” per il visitatore, che qui può passarci il tempo, bensì per condurlo a mettersi in contatto con te. E come può succedere, questo, se non sei tu per primo a guidarlo nella navigazione del sito aziendale?

Per i motivi sopracitati, è importante che tu inserisca le Call to Action in ogni pagina, sia che si tratti dei prodotti, sia che si tratti del blog. Per fare un esempio, il noto negozio online che vende oggetti di cancelleria e non solo, Mr Wonderful, inserisce CTA specifiche in ogni pagina. Quando si è nel catalogo dei prodotti, ovviamente, c’è il classico bottone che recita “aggiungi al carrello”, con l’opzione integrata fin dall’inizio della “cassa veloce PayPal”, un modo utilissimo per non far perdere tempo ad un potenziale cliente che tempo non ha:

Per quanto riguarda, invece, il blog, ad ogni articolo il team di Mr Wonderful allinea una CTA dello stesso argomento o di un argomento correlato. Per esempio, in questo post che parla delle spiagge più belle d’Italia, è stata inserita una CTA che parla di…occhiali da sole, strumenti utilissimi quando si è al mare.

Prendi esempio da Mr Wonderful e conduci delicatamente l’utente dove vuoi tu. Ricorda che è meglio evitare CTA troppo generiche, come “clicca qui!”. Devi offrire il beneficio che potrà portare all’utente. Solo così il tuo potrà divenire davvero un sito web efficace, che persegua lo scopo non solo di intrattenere il pubblico in entrata, ma anche di portarlo a mettersi in contatto con te.

6 - Usa immagini originali

Sii originale, non conformarti con la massa (e, quindi, anche con i tuoi competitor). Essere unici ripaga sempre: è per questo motivo che è consigliabile utilizzare sempre immagini originali, non prese da Google Images. Ricorda, infatti, che le foto della tua piattaforma sono la prima cosa che l’utente noterà e, di conseguenza, dovranno essere inserite con cognizione di causa.

In questi casi, la soluzione migliore sarebbe l’utilizzo della propria macchina fotografica per realizzare le immagini migliori e, soprattutto, che nessun altro può utilizzare. Se, però, non disponi degli strumenti e delle competenze adeguati a svolgere un lavoro di questo tipo, puoi optare per tool specifici: siti quali Getty Images e PixAbay ti permettono di trovare la foto migliore per le tue necessità e di scaricarle. Si tratta perlopiù di immagini professionali e, quindi, di elevata qualità.

Quali caratteristiche devono avere le immagini presenti nel tuo sito aziendale?

  • Devono essere in alta risoluzione;
  • Devono avere una buona illuminazione;
  • Devono essere ben progettate;
  • Devono ricreare appieno il tuo ambiente. Non essere fantastiche né mitologiche, semplicemente veritiere: devono raccontare visivamente cosa fai e quali sono i servizi e i prodotti che offri. Per questo, è opportuno che, anche senza il testo attorno, si capisca istintivamente cosa vuoi raccontare.

Nel momento in cui inserisci le immagini sul tuo sito aziendale, ricorda di ottimizzarle per i motori di ricerca. In questo modo, Google potrà comprendere di cosa trattano e riuscire a posizionarle, permettendoti di scalare le posizioni sulla pagina dei risultati.

Osserva, per esempio, la bellezza delle immagini di Nidi, azienda produttrice di camere da letto per bambini e ragazzi: quant’è incisivo l’accostamento tra la foto della cameretta per i più piccoli e quella per i teenager? Con una sola immagine, l’azienda è riuscita ad esprimere tutto ciò che, probabilmente, non sarebbe riuscita ad esprimere con mille parole!

7 - Racconta i tuoi case study di successo

Tutte le modifiche che hai attuato finora al tuo sito aziendale si riferiscono, in particolare, al miglioramento dell’esperienza dell’utente all’interno di questo. Ora, visto che siamo alla fine del nostro percorso, ecco un consiglio “bonus”, che ha lo scopo di comunicare al meglio la tua immagine aziendale a chi ancora non ti conosce: i case study di successo.

Di cosa si tratta? Di un report strutturato principalmente a livello analitico, contenente quindi numerosi dati, che dimostra come il lavoro svolto dalla tua azienda per un cliente specifico ha portato ottimi risultati. È il miglior modo di utilizzare il content marketing per metterti in mostra: talvolta, infatti, non basta uno slogan specifico per aumentare la tua credibilità, ossia il modo in cui il tuo marchio viene percepito dal pubblico, ma serve di più. E riuscire a dimostrare con i fatti e non solo con le parole cosa sei riuscito a fare può rappresentare una risorsa fondamentale in questo contesto.

Ricorda, quindi, di realizzare una sezione specifica e ben visibile dove contenere tutti i tuoi case study di successo, quelli che possono metterti in mostra rispetto ai tuoi competitor. Non è necessario inserire tutte le attività svolte per ogni singolo cliente: in questo caso, è opportuno fare una scrematura e optare per la tipologia di cliente in cui l’utente può davvero immedesimarsi. In pratica, è come dirgli: “Guarda, con un’azienda simile alla tua ho raggiunto questi straordinari risultati. Perché non dovrei raggiungerli anche con te?”.

Quando scrivi i tuoi case study di successo, tieni conto di queste piccoli suggerimenti:

  • Racconta il fatto in modo dettagliato. Spiega chi era il cliente, qual era la sua situazione prima che arrivassi tu e perché si è messo in contatto con te; specifica tutto il percorso intrapreso e arriva al risultato. Solo così facendo, potrai realizzare una “storia” di interesse;
  • Includi dati concreti. Non si può definire “case study”, se non dai una testimonianza concreta di quello che, effettivamente, sei riuscito a fare;
  • Non dimenticare di chiedere l’autorizzazione al cliente interessato prima di pubblicare il case study.

Un sito che ha attirato gli occhi di molti grazie ad una ricca e personalizzata sezione dedicata ai suoi casi di successo? Canon, la nota azienda giapponese produttrice di fotocamere, videocamere, stampanti e fotocopiatrici, ha suddiviso la categoria con i casi di successo in più settori, avvicinandosi alle esigenze di ogni singolo utente che entra nel sito: stampa commerciale, grafica, istruzione, servizi finanziari e molto altro!

In conclusione

In questo articolo abbiamo visto come puoi migliorare il tuo sito aziendale e renderlo efficace, richiamando così nuovi potenziali clienti. Le prime azioni da compiere in questo senso riguardano la velocità: un sito che si carica lentamente causa una frequenza di rimbalzo altissima, in quanto gli utenti scappano ancora prima di entrare. Successivamente, dovrai capire se il tuo sito aziendale è mobile-friendly e se si visualizza in modo ottimale da tutti i dispositivi, fissi o mobili che siano. La terza cosa a cui pensare riguarda il menu di navigazione, che dev’essere semplice, chiaro e conciso. Per quanto concerne i contenuti del sito aziendale, è bene realizzare una sezione specifica per i contatti e mostrare tutte le informazioni nell’header o nel footer. Inoltre, è importante inserire almeno una Call to Action in ogni pagina, per condurre l’utente esattamente dove vuoi tu. Usare immagini originali e dedicare un’intera sezione ai case study di successo rappresentano in questo contesto la ciliegina sulla torta. Grazie a questi piccoli accorgimenti, potrai quindi vantare un sito aziendale migliore, in grado di attirare nuovi utenti e di mettere in mostra un’immagine aziendale ottima.

Vuoi sapere alla perfezione quali problematiche presenta il tuo sito e avere suggerimenti personalizzati a seconda del tuo caso e non generici?

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In conclusione
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