All’interno di un piano di marketing efficace non è raro trovare la voce relativa ad attività e strategie di marketing offline. Le aziende sanno che, in concomitanza con la creazione di una presenza solida sul web, è bene mantenere una parte del proprio budget destinato al marketing anche per i media tradizionali. Al contrario di quanto si possa pensare, infatti, questi possono ancora dare molto per incrementare il fatturato, donando una maggiore visibilità alle imprese.
Ma cos’è, in pratica, il marketing offline e, soprattutto, quali strategie prevede? Sotto questo enorme cappello rientrano tutte quelle strategie che utilizzano canali offline per fare marketing. Con il termine “offline” intendiamo tutti quei canali non strettamente collegati con il web: televisione, radio, giornali cartacei, per citare alcuni esempi. L’obiettivo principale delle strategie di marketing offline è quello di creare una forte consapevolezza dei prodotti o dei servizi offerti dall’azienda. Proviamo a pensare ad una qualsiasi pubblicità di biscotti che vediamo spesso alla televisione. Di norma, all’interno di uno spot di questo tipo vengono sottolineati il loro gusto buonissimo, il loro basso contenuto calorico e altre caratteristiche simili. Ciò dimostra come le strategie di marketing offline sono solite porre sotto i riflettori gli articoli che l’azienda produce e vende. Si tratta di una prima, grande differenza con le strategie di web marketing, più mirate alla creazione di una brand awareness, ossia di una consapevolezza del marchio da parte dell’utente, prima che del prodotto.
Esistono molteplici strategie di marketing offline. Tra le principali possiamo trovare:
- Spot pubblicitari alla radio e alla televisione;
- Annunci all’interno dei giornali;
- Partecipazione alle fiere;
- Outdoor marketing (volantini, manifesti).
Queste strategie sono particolarmente versatili, in quanto, a seconda del canale di destinazione, possono essere attuate sia da piccole-medie, sia da grandi imprese. Facciamo l’esempio di uno spot alla televisione: la grande azienda potrà investire denaro in una pubblicità di 30 secondi che interrompe un programma in prima serata; al contrario, una piccola azienda potrà creare maggior consapevolezza nella comunità locale, attraverso uno spot inserito nella televisione del proprio, ristretto, territorio. A questo proposito, possiamo dire che anche gli obiettivi delle imprese che entrano in contatto con il marketing offline sono svariati e molteplici. Normalmente, possiamo constatare che:
- Le piccole imprese cercano di imprimere il proprio business a livello locale;
- Le medie imprese, già nutrite di un buon numero di clienti, tentano di farsi strada a livello nazionale;
- Le grandi aziende concorrono tra loro per un posto nel cuore di nuovi, potenziali clienti.
Infine, vorrei sottolineare il fatto che le strategie di marketing di questo tipo si rivolgono sia ad un pubblico giovanile, più avvezzo alle recenti tecnologie, sia ad un pubblico più adulto: per citare un esempio, un manifesto posizionato in centro a Roma raggiunge sia i più giovani, sia i più anziani.
Se l’argomento ti interessa particolarmente, leggi il nostro articolo “Differenze tra inbound e outbound marketing: qual è la strada giusta per la tua azienda?” per conoscere a fondo le differenze tra marketing offline e marketing online. Dopo aver letto l’articolo, torna subito qui: ora vedremo nel dettaglio le diverse strategie di marketing tradizionale.