Come abbiamo detto, quasi tutti i ristoratori hanno una finestra su internet; è anche vero che questa finestra a volte è una sontuosa vetrata decorata, altre volte somiglia molto più ad un rugginoso oblò. È rilevante ai fini specifici del tuo marketing? Rispondiamo per gradi.
In un Case Study pubblicato circa un anno fa su NextRestaurants.com viene descritto un esempio molto illuminante su questo argomento. L’autore Brandon Hull immagina di essere in vacanza a San Diego e di aver voglia di un hamburger locale coi fiocchi, “da gourmet”. Apre quindi Google e fa una ricerca per gourmet burger San Diego. Il risultato che ottiene è questo.
L’occhio dell’utente viene immediatamente catturato da Boomerangs, anche se ha una sola location in tutta San Diego, un modesto "3.4 stelle" su Yelp e moltissimi ristoranti o addirittura catene di ristoranti concorrenti per la sua stessa tipologia. Questo locale domina la pagina dei risultati di Google per la diciassettesima area metropolitana più grande degli Stati Uniti. E vi è un aspetto ancora più incredibile: ha un sito orribile.
Chiaramente si tratta di un caso limite che riportiamo perché funzionale al punto che vogliamo fissare: il marketing di un sito non è solo apparenza. Anzi, il lavoro che sta dietro le quinte di ogni pagina web di successo è la parte più consistente ed impegnativa: attività di SEO e SEM – ad esempio per la scelta di parole chiave o per il paid search advertising – e strategie di link building sono parte di questo grande iceberg.
Lo stesso caso porta però anche ad un’altra riflessione. Dopo tanto lavoro, il tuo sito è online e figura persino sul podio dei risultati restituiti da Google: finalmente puoi catturare l’occhio dell’utente che ha effettuato la ricerca e conquistare il suo click. Ma il marketing di un ristorante non può finire qui. Così come il tuo lavoro di ristoratore non si ferma nel momento in cui il cliente entra e chiede un tavolo (anzi, questo non è che l’inizio), allo stesso modo non basta che il tuo sito attiri i navigatori del web su di sé: deve poi invogliarli ad esplorare le pagine, incuriosirli con ciò che propone e infine portarli fisicamente nel tuo locale. Se dunque un bel sito non è sempre necessariamente buono e viceversa, è anche vero che entrambe le caratteristiche possono e devono collaborare all’obiettivo comune: farti acquisire clienti su internet. D’altra parte, come tu ben saprai, un’ottima ricetta richiede più di un solo ingrediente.