Crea contenuti 10 volte meglio di quelli dei competitors per ottenere visibilità
Qual è la parola chiave della prima strategia per ottenere backlink SEO? Stupire. I tuoi contenuti devono stupire, affascinare, lasciare a bocca aperta a tal punto da “costringere” chi ha un sito ben avviato a linkarti. Difficilmente qualcuno proverà interesse a linkare un articolo breve, scritto in modo approssimativo, senza aggiungere niente di nuovo rispetto a ciò che viene comunemente detto riguardo quell’argomento. È per questo che i tuoi contenuti dovranno risultare 10 volte meglio di quelli dei competitor.
La domanda è lecita: partendo dal presupposto che per ogni parola chiave su Google è possibile trovare migliaia di risultati, come si può differenziarsi dai competitor? Vediamo qualche esempio.
- Inseriamo la parola chiave dell’argomento che vorremmo trattare sui motori di ricerca, per constatare qual è il livello di concorrenza. Se la nostra attività si occupa di giardinaggio, potremmo scrivere “realizzare il giardino perfetto”. Ecco cosa ci proporrebbe Google:
- Dopo aver aperto ogni singolo articolo presente all’interno della prima pagina dei risultati, sarà possibile capire se è già stato detto tutto ciò di cui potevamo parlare o se sono presenti lacune pesanti che tu potresti riempire. Per esempio, se non è stato contemplato un paragrafo inerente a come curare il prato e ai metodi per non far crescere troppo in fretta l’erba, potremmo gettarci su questo argomento.
- Dopo aver definito i punti da toccare all’interno dell’articolo, si procederà con la stesura. Si tratterà di un post lungo, ricco di informazioni sia teoriche sia pratiche, che possa davvero colpire la necessità e l’esigenza dell’utente che ha ricercato “come realizzare il giardino perfetto”. Arricchisci l’articolo con immagini e, se possibile, video. In questo modo, sarà più facile attirare l’attenzione del consumatore.
Quando il tuo sito verrà posizionato tra i primi risultati dal motore di ricerca, otterrà la visibilità non solo dell’utente comune, ma anche dei magazine online inerenti al pollice verde e di appassionati che hanno aperto un blog sul giardinaggio, che saranno ben lieti di linkarti. Tuttavia, ci sono ulteriori azioni che puoi fare per “stimolare” i backlink SEO in entrata. Quali? Per citare alcuni esempi, cerca di far apparire la tua guida al giardino perfetto all’interno dei Social Network, popolati da milioni e milioni di utenti attivi tutti i giorni. Allo stesso modo, potresti tu stesso contattare i blog che si occupano dell’argomento, offrendo loro un valore aggiunto: un articolo scritto bene, dettagliato, ricco di spunti e idee; in poche parole, 10 volte meglio rispetto a quello dei competitor.
A proposito di spunti e idee: vuoi qualche strategia per svolgere al meglio la tua attività di Content Marketing e ottenere così più visibilità e più backlink? Di seguito trovi alcuni articoli a riguardo:
Realizza infografiche e video di qualità da promuovere
Una delle tendenze degli ultimi anni nel campo dei backlink ha un nome specifico: infografica. Di cosa si tratta e perché è così importante per la SEO? Un’infografica “comprime” in un’unica immagine dati, contenuti e immagini riprese da un articolo. Potremmo dire che si tratta di un “riassunto” grafico di un articolo lungo e complesso. Perché ha così successo? Probabilmente perché è immediata e non costringe l’utente a leggere troppo. Al giorno d’oggi è difficile trovare qualcuno che sia realmente disposto a trascorrere il suo tempo leggendo articoli online lunghissimi: per questo, disporre di elementi immediati può essere una valida soluzione per evitare che l'utente abbandoni l'articolo. Oltre a questo, è più facile che venga condivisa all’interno dei Social Network un’infografica rispetto che un articolo e ciò può contribuire a diventare virali.
Ma in che modo si può realizzare un’infografica di successo? Ecco le caratteristiche che dovrebbe possedere:
- Un design accattivante. La grafica – e quindi i colori, gli elementi di contorno e le decorazioni – deve incuriosire fin da subito l’utente e spingerlo ad andare a fondo;
- Dati statistici aggiornati recentemente e utili al lettore per capire di cosa stai parlando e per trarre le dovute conclusioni;
- Un argomento popolare, di interesse comune e non di pochi utenti e che, allo stesso tempo, non sia già stato trattato nelle infografiche dei competitor.
Di norma, l’infografica viene inserita in un articolo testuale ampio e mai “abbandonata” a sé stessa. Questo perché, nel caso un lettore volesse ottenere maggiori informazioni – che non possono rientrare all’interno di un’immagine – avrebbe un punto di appoggio.
Hai realizzato la tua infografica. In che modo promuoverla per fare in modo di attirare nuovi backlink SEO per il tuo sito web? Innanzitutto, non dimenticare di renderla “Social Friendly”, ossia facilmente condivisibile all’interno dei Social Network: si tratta del mezzo principale per accrescerne la popolarità e visibilità. Per farlo, puoi aggiungere i pulsanti relativi a Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn proprio sotto l’infografica o in un punto in cui siano particolarmente evidenti.
Successivamente, ricerca i siti che hanno pubblicato un articolo inerente all’argomento che hai trattato nella tua infografica e mettiti in contatto con loro. Il vero segreto in questo caso sta nel proporre non tanto una “vendita” dell’infografica per ottenere, in cambio, un backlink, bensì nell’evidenziare il valore aggiunto che potrebbe avere il loro post attraverso la tua infografica. Facciamo un esempio di email che potresti scrivere.
“Ho notato che hai scritto un articolo riguardo questo argomento e ho pensato che potrebbe interessarti l’infografica che ho realizzato, ricca di dati statistici e di riflessioni. Ti lascio il link del post in cui è stata inserita. Nel caso volessi aggiungerla al tuo articolo, non esitare a rispondere a quest’email: te la invierò in PNG”.
In questo modo, instaurerai una relazione con il gestore del sito a cui ti trovi di fronte (dovrà necessariamente rispondere per ottenere l’infografica) e, allo stesso tempo, sottolineerai perché qualcuno dovrebbe aggiungere una tua infografica al proprio articolo.
"Ruba" backlinks ai tuoi competitors
Esistono centinaia di tool specifici, gratuiti o a pagamento, per constatare quanto sia efficace la strategia di link building attuata dai nostri competitor. Tra questi, annoveriamo Majestic e LinkResearchTools: inserendo l’url dei nostri competitor, saremo in grado di avere una panoramica completa di quali siti – e in che modo – li hanno linkati. All’interno della lista fornitaci da questi tool potremo trovare siti che sarebbero ben disposti a linkare anche noi: saranno siti nel nostro stesso ambito, che potrebbero trarre beneficio dai nostri contenuti.
Dopo aver analizzato i siti terzi che hanno deciso di linkare i competitor, avremo quasi sicuramente una lista abbastanza corposa e potremo, finalmente, agire. Cosa fare, giunti a questo punto? Ecco alcune ipotesi che potremo attuare:
- Inviamo un’email presentando un articolo su un argomento che loro non hanno ancora trattato e a cui potrebbero essere interessati. È meglio se questo post si presenta ricco di statistiche (ovviamente aggiornate) e immagini originali, che loro potrebbero riprendere linkandoti;
- Cerchiamo un contatto con queste realtà all’interno dei Social Network. Leggiamo i loro post, commentiamo le loro notizie, inseriamo interazioni: in questo modo potrebbero incuriosirsi alla nostra azienda e decidere di conoscerci meglio. Quando poi avranno visitato il nostro sito e constatato che, effettivamente, offriamo “qualcosa in più” che può essere utile anche al loro target, otterremo il link;
- Se constatiamo che la strategia di costruzione di backlink per la SEO dei nostri competitor sta avendo particolare successo, cerchiamo di replicarla. In questo caso, quindi, studiamo a fondo le mosse dei nostri avversari per riuscire a raggiungere il nostro obiettivo: ottenere nuovi link in entrata. Una volta attuata la strategia, procederemo a link audit periodiche per monitorarne le performance e, eventualmente, ottimizzarla.
Le relazioni che si costruiranno con i siti terzi non vanno sottovalutate, non solo per quanto riguarda i backlink, ma anche per aumentare la brand reputation.
Pratica Guest Blogging per entrare dalla porta principale nei blog
Prosegue l’escalation dell’attività di Guest Blogging, una strategia per ottenere un buon numero di backlink per la SEO che sta dando grandi soddisfazioni. Di cosa si tratta e perché sta avendo così tanto successo?
"Fare "Guest Blogging" significa scrivere articoli per blog esterni. In questo modo, non solo è possibile ottenere un link di ritorno, ma anche aumentare la popolarità del nostro sito."
Ma come possiamo trovare blog disposti a "ospitare" un nostro articolo?
- Cerchiamo un sito inerente alla materia in cui siamo specializzati, che accetti autori ospiti nel proprio blog. Esistono diverse modalità per farlo: possiamo semplicemente scrivere su Google “scrivi per noi”, “blog per guest post”, “collabora con noi”. L’unico criterio importante di selezione è che si tratti di un sito di qualità e, soprattutto, ben posizionato. Per scoprire il suo punteggio di visibilità, possiamo usare Search Metrics. Dopo averne constatato la popolarità, stiliamo una lista dei siti che potrebbero interessarci.
- Analizziamo gli argomenti che sono già stati trattati in questi siti. In questo modo potremo constatare eventuali lacune e trovare topic sui quali potremo scrivere.
- Contattiamo i gestori dei siti su cui abbiamo deciso di focalizzarci e spieghiamo loro di quale argomento vorremmo parlare. Presentiamo già una scaletta chiara in cui vengono specificati i paragrafi. Così facendo dimostreremo di essere organizzati e accetteranno più volentieri il nostro guest post.
- Quando abbiamo l’ok dai gestori del sito, cominciamo a scrivere l’articolo. Mentre lo facciamo, teniamo in considerazione le direttive e il modo di comunicare che il blog in cui siamo ospiti presenta: non tutti i blog seguono le medesime regole, la medesima forma e il medesimo stile. È per questo che, in quanto ospiti, dovremo adeguarci. Se nel nostro blog siamo soliti ricontrollare l’articolo 3 volte prima di pubblicarlo, nel caso si trattasse di un guest post sarà opportuno farlo ancora di più e chiedere feedback ad amici e parenti: dimostrando di aver fatto un buon lavoro si instaurerà un’ottima relazione con il gestore del sito, che potrà proseguire anche oltre il guest post.
- Per rendere l’attività di Guest Blogging produttiva a livello di backlink per la SEO non ci resta che inserire, al termine dell’articolo, una nostra breve biografia lavorativa, che metta in mostra ciò che siamo capaci di fare, e un link al nostro sito.
Se scriveremo un guest post ricco di dettagli riguardante una tematica originale, sarà più facile catturare l’attenzione del lettore e migliorare la brand awareness. In questo modo, è probabile che in un futuro non troppo lontano non saremo più noi a dover contattare i siti per scrivere un articolo, ma che siano essi stessi a cercarci perché abbiamo dimostrato professionalità.
Segui il Man Moving Method per prendere i link dai siti sommessi
Concludiamo questo ricco pasto con la ciliegina sulla torta, il “Man Moving Method”: si tratta di una strategia per ottenere backlink per la SEO ideata da Brian Dean, CEO di Backlinko. Come funziona e, soprattutto, perché funziona?
Il “Man Moving Method” potrebbe, in apparenza, sembrare molto simile alla vecchia strategia dei “broken link”, che sfrutta le potenzialità di un link rotto. In realtà, c’è una sottile differenza tra le 2 strategie: quella del Man Moving Method punta verso contenuti non aggiornati e non necessariamente rotti. Infatti, vengono ricercati siti che linkano verso pagine dismesse. Ma vediamo nel dettaglio l’intero processo:
- Ricerchiamo tutti quei siti che rientrano nel nostro settore che hanno cambiato nome, URL o che non aggiornano più il proprio sito. Possiamo cercare su Google le tipiche frasi che appaiono quando un sito ha modificato le proprie funzionalità o non viene più utilizzato, per esempio “sito dismesso”: Altre parole chiave da inserire potrebbero essere “servizio non disponibile” o “cambio nome”.
- Dopo aver ottenuto un buon numero di siti che non funzionano più, dobbiamo andare alla ricerca di quelli che ancora linkano verso di loro. Cosa significa? Questi siti terzi, che potrebbero divenire potenziali backlink SEO per il nostro sito, stanno attualmente mandando i loro utenti all’interno di contenuti non aggiornati e sicuramente poco efficaci. Com’è possibile trovare i siti di cui stiamo parlando? Sfruttiamo ancora una volta Majestic o tool che possono compiere una revisione del sito dismesso e ci forniscono una lista dei siti da cui questo ottiene i backlink.
- Analizziamo l’elenco di siti che abbiamo trovato e constatiamo a quale pagina del sito dismesso stanno linkando. Per esempio, se gestisci un blog di cucina, potrai scoprire che il sito dismesso ha ricevuto un link verso una ricetta che è presente anche sul tuo sito.
- A questo punto, non ci resta che contattare i siti trovati che possono trarre vantaggio dai nostri contenuti, mandando loro un’email. L’approccio dovrà essere gentile e “altruista”, presentando il beneficio che il sito otterrà linkando verso il nostro sito: innanzitutto, li stiamo avvisando che stanno linkando verso un contenuto vecchio e poco efficace; in secondo luogo, proponiamo loro una valida alternativa (il nostro articolo).
Proprio perché si presenta principalmente come una “cortesia” che si fa ad un sito, prima ancora che come una richiesta di link, e per il fatto di proporre un contenuto di qualità come seconda opzione, il Man Moving Method sta ottenendo molto successo nella SEO.