Iniziamo a comprendere al meglio come costruire una strategia attorno al funnel di acquisizione con un esempio pratico. Maria è una giovane studentessa. In tempi recenti ha notato che il suo computer, che utilizza normalmente per prendere appunti all’università o per guardare film su Netflix, sta diventando particolarmente lento. Questo, per lei, rappresenta un problema non indifferente, in quanto non le consente di prendere appunti in modo rapido e ciò le causa la perdita di concetti importanti, espressi dal professore durante la lezione.
All’ennesima dimostrazione di estrema lentezza, Maria decide di prendere in mano la situazione e digita su Google la parola chiave “computer lento cosa fare?”. In questa fase, la giovane studentessa sta semplicemente manifestando un problema – il suo computer è lento – ed è ancora molto lontana dall’acquisto: sta cercando solo un metodo per rendere il dispositivo più veloce.
Al giorno d’oggi, i motori di ricerca sono entrati nella vita del consumatore, che non è più un acquirente “passivo”, ma diventa “attivo”: quando si manifesta un problema, può ricercare su Google una risposta ed informarsi in modo approfondito. Questo è il primo step del funnel di acquisizione: quello che permette alla tua azienda di farsi trovare all’interno dei motori di ricerca dal consumatore che manifesta una determinata esigenza.
Il primo step del funnel di acquisizione prevede lo studio metodico delle caratteristiche, dei comportamenti e delle abitudini del consumatore che potrebbe avvicinarsi all’azienda, ossia il Buyer Persona. Solo in questo modo è possibile entrare appieno nella sua psicologia e comprendere per quali keyword è possibile realizzare contenuti e pagine del sito che otterranno un posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Tutto ciò può tradursi nella scelta di applicare 2 strategie molto diverse tra loro, eppure unite da un unico obiettivo, quello di permettere al consumatore di entrare in contatto con la tua azienda. Stiamo parlando delle strategie di:
- Ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). Si tratta di una strategia a lungo termine, che prevede l’attuazione di una serie di tattiche interne (on-site) ed esterne (off-site) al sito, affinché acquisisca credibilità agli occhi del motore di ricerca, che lo posizionerà tra i primi 10 risultati per una determinata keyword;
- Marketing per i motori di ricerca (SEM). In questo caso parliamo di una strategia a breve termine, che ti permette di pagare Google per creare annunci che otterranno ranking (posizionamento) elevato per una predeterminata parola chiave.
Grazie a queste 2 strategie, nel momento in cui il consumatore ricercherà una keyword correlata al tuo core business, potrà trovare la tua azienda. È a questo punto – ossia quando deciderà di entrare nel tuo sito – che avverrà una prima conversione, da utente a visitatore. E si passerà al secondo step del funnel di acquisizione.
Entrando nell’esempio specifico di Maria, se riuscissi ad ottenere un posizionamento elevato per la parola chiave “Computer lento: cosa fare?”, magari attraverso l’articolo di un blog, potresti catturare la sua attenzione. Di conseguenza, lei non sarà più un (futuro) consumatore lontano dalla tua azienda, ma entrerà in contatto con essa e tu potrai decifrare, attraverso tool appositi come Google Analytics, i suoi passi all’interno del tuo sito. Quegli stessi passi che ti diranno se e, soprattutto, a cosa è interessata.
Desideri approfondire il primo step del funnel di acquisizione? Di seguito trovi delle letture dedicate all’argomento: