La SEO, come visto nei paragrafi precedenti, è una disciplina estremamente complessa, che si compone di tecniche in continua evoluzione. Infatti, molto spesso il motore di ricerca cambia repentinamente il peso dei singoli algoritmi, cercando di adattarli meglio all’esigenza dell’utente. Ciò, ovviamente, sconvolge il lavoro del SEO Specialist, che deve adattare periodicamente le proprie strategie ai cambiamenti del motore di ricerca. Esistono comunque delle tecniche di base da applicare. Vediamole insieme.
Ottimizzazione della User Experience
Il punto di partenza della SEO è sempre la soddisfazione dell’utente: difficilmente il nostro sito riuscirà ad ottenere ranking se non offriamo una buona esperienza a chi utilizza il motore di ricerca. In questo caso parliamo per l’appunto di User Experience. Alcuni punti da tenere in considerazione a tal proposito sono:
- Sito web intuitivo e facilmente navigabile. Difficilmente un visitatore deciderà di rimanere a lungo all’interno del nostro sito se questo risulta confusionario. Proviamo a pensare agli e-commerce che possiedono migliaia di prodotti: è necessario collocarli all’interno di categorie comprensibili all’utente fin da una rapida occhiata per non perdere la sua attenzione;
- Velocità di caricamento. Un utente che deve attendere un bel po’ prima che ogni pagina si apra è già un utente perso: il livello di pazienza di chi naviga online è molto basso. Per questo motivo, cerchiamo di realizzare un portale web che presenti prestazioni elevate anche quando le pagine, i prodotti e i contenuti multimediali sono molti;
- Visualizzazione da dispositivi mobili. Negli ultimi anni, sempre più spesso l’utente naviga sul web per mezzo di smartphone e tablet. Per questo dovremo fare in modo che il nostro sito sia mobile-friendly, visualizzabile ottimamente anche dai dispositivi mobili, senza dover zoomare o restringere gli elementi presenti pagine.
Uso corretto delle keyword
Una delle fasi più importanti ed interessanti della SEO riguarda la selezione delle keyword per le quali posizionare il nostro sito. Le parole chiave prescelte, infatti, non sono mai casuali: per rivelarsi davvero efficaci all’obiettivo di migliorare il posizionamento devono rispettare determinati requisiti. Per scegliere le keyword è necessario utilizzare tool specifici. Uno di questi può essere lo strumento di pianificazione delle parole chiave messo a disposizione gratuitamente da Google Ads. Come funziona? Proviamo a digitare una keyword al suo interno:
Google ci mostra il volume di ricerca medio mensile (un valore che indica quanti utenti ricercano mediamente la parola chiave che abbiamo selezionato), il livello di concorrenza (alta, bassa o media) e alcuni altri suggerimenti. Già da qui possiamo comprendere quali sono i punti su cui concentrarsi per la ricerca della parola chiave perfetta:
- Volume di ricerca: la keyword dev’essere ricercata dall’utente. Sarebbe inutile ottenere la #1 posizione per una parola chiave che però non viene utilizzata;
- Livello di concorrenza: tentare di raggiungere un ranking elevato per parole chiave per le quali sono già posizionati tantissimi risultati può rappresentare uno sforzo immane. In genere, è bene optare per quelle keyword che presentano un volume di concorrenza inferiore ai 500.000 risultati;
- Pertinenza. La keyword dev’essere strettamente correlata a ciò di cui si occupa il nostro sito, per non creare confusione all’utente e al motore di ricerca.
Con la nascita e l’utilizzo sempre più frequente dei sistemi di riconoscimento vocale (Google, Siri, Cortana,…), si è diffusa l’abitudine di utilizzare keyword più lunghe e specifiche. Questo perché l’utente non si rapporta più con il motore di ricerca come faceva in passato, utilizzando parole chiave molto stringate, bensì più colloquiali.
In entrambi i casi il risultato è lo stesso. Nel primo, però, l’utente utilizza un linguaggio più schematico e sintetico. Nel secondo pone una domanda diretta al motore di ricerca, esattamente come se si stesse interfacciando con un’altra persona.
Questa tendenza degli ultimi anni ha portato all’utilizzo sempre più incessante di long-tail keyword, ossia parole chiave dalla “lunga coda”, che sono composte da almeno 4 elementi. Di conseguenza, non sceglieremo più “maglia gialla”, bensì “maglia gialla a maniche corte”. La parola chiave funge da indicatore: se utilizzata in modo adeguato e nei posti giusti, aiuta i crawler a comprendere i contenuti delle pagine del nostro sito e, quindi, a sapere come posizionarli.
Per farlo, devono essere inserite:
- All’interno di meta title e meta description;
- All’interno del contenuto delle pagine;
Link Building
Gli algoritmi dei motori di ricerca pongono molta attenzione nei confronti dell’autorevolezza di un sito. Ciò significa che è necessario anche che qualcuno “parli” bene del nostro sito per ottenere credibilità agli occhi di Google.
È proprio con questo obiettivo che nasce la “link building”, una strategia di ottimizzazione off-site che prevede la pianificazione di azioni mirate al raggiungimento di nuovi backlink. Con questo termine intendiamo un collegamento ipertestuale che punta alle pagine del nostro sito, permettendoci di ottenere visibilità anche da un altro canale e di renderci “referenziati”. Anche in questo caso vigono regole da rispettare per far sì che questa strategia porti valore – e non danno – al nostro sito.
Per esempio, è necessario che il sito da cui arriva il link sia ottimizzato per i motori di ricerca. Se ci facciamo linkare da un sito che ha una pessima reputazione agli occhi di Google (per esempio, è stato penalizzato), non otterremo alcun giovamento. Ancora, è fondamentale che il sito da cui arriva il backlink sia pertinente all’argomento chiave del nostro portale web. Proviamo ad immaginare, infatti, di realizzare bambole di ceramica e di ottenere link in ingresso da un sito che si occupa di tagliaerba. Questo processo potrebbe essere visto con sospetto da Google.
Queste sono solo alcune delle numerose regole su cui si basa la link building. Se desideri approfondire l’argomento e dare il via ad una strategia efficace per l’ottenimento di nuovi link in ingresso, puoi consultare la nostra guida “backlink SEO: la guida definitiva sui link in entrata”.